Edin Dzeko

Anche se non basta per raggiungere il quarto posto, il segnale di continuità mostrato dalla Roma indica il consolidamento della gestione Ranieri. La ritrovata affidabilità si impone anche su alcuni momenti di disagio, così il mondo scuro che si presentava dopo le sconfitte contro Spal e Napoli non è rimasto l’unico abitabile dai romanisti: da allora 7 punti in 3 gare, due successi di fila e senza subire gol (prima volta in stagione).

Poi Dzeko: lui non segnava all’Olimpico in campionato da un anno, lo sapevano tutti nella capitale, anche il più disinteressato al calcio, se c’è. Insomma, tra acciacchi e discussioni, mercato e stadio nuovo, esiste anche un gruppo che può ancora giocarsi la posizione che cambia il sapore dell’annata. Il senso di questa partita è che la Roma del secondo tempo batte sia quella del primo, sia l’Udinese. Più che la tattica, conta la bellezza: perché Samir sbaglia il movimento in avanti, però l’assist, con un ricciolo di esterno destro di El Shaarawy per Dzeko, è un pezzo d’arte. E i litigi tra i due forse sono dimenticati.

(Gazzetta dello Sport)



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