Dan Friedkin

AS ROMA NEWS FRIEDKIN – Dal potenziale “pericolo” Everton al grande sogno chiamato stadio. Il mondo della Roma visto con gli occhi dei tifosi racconta di un padre e di un figlio proprietari, Dan e Ryan Friedkin, che in una giornata che passerà alla storia, mercoledì 24 luglio 2024, hanno deciso di rilanciare in grande stile, presentando il progetto del nuovo impianto alla città e indirizzando il futuro giallorosso verso il calcio che conta, scrive La Gazzetta dello Sport.

Sfumato la settimana scorsa l’acquisto del club inglese, che aveva fatto temere alla tifoseria un graduale disimpegno dei proprietari, tutti i tasselli sono andati al loro posto per magia nei ragionamenti del giorno dopo. E i tre anni che separano la Roma dal centenario e dall’inaugurazione della nuova casa di proprietà sono nella visione allargata dei Friedkin proprio come gradini che portano allo scudetto e alla Champions League: l’approdo finale che non va sbandierato, come impone lo stile dei texani, ma cercato con la programmazione e i fatti.

Non a caso, la filastrocca giallorossa che inizia col “tre” prosegue con i “tre” anni di contratto firmati da Daniele De Rossi e dal d.s. Florent Ghisolfi, il tecnico e il dirigente scelti per trasformare il mix di big e giovani in una squadra che possa vincere come quella del 2001, in cui attorno ai Totti e ai Batistuta correvano giovani guerrieri come Zebina, Samuel o Cristiano Zanetti.

Ed ecco che, in ossequio a precise linee guida ispirate dal fair play finanziario, lo scudetto e la Champions del futuro andranno inseguiti tagliando il monte ingaggi e con giovani talenti di proprietà come Buba Sangaré, Enzo Le Fée, Samuel Dahl Matias Soulé, il caso più emblematico, che possano creare valore e diventare i leader del domani. Accantonata la filosofia dell’”instant team” con giocatori pronti e d’esperienza ma con motivazioni al capolinea, Ghisolfi si è dotato come logica conseguenza di un nuovo team di scout che cerca e monitora costantemente le pedine giuste in giro per il mondo, dall’Australia all’Argentina, passando ovviamente da Spagna e Francia.

E proprio il fair finanziario legato al parco giocatori è funzionale alla gestione complessiva dei costi e alla spinta per aumentare i ricavi. Gli ultimi dati parlano di un miglioramento dei conti di circa il 40% rispetto alla precedente annata, che fa il paio con la crescita del 17% dei ricavi generali del club rispetto al marzo 2023.

Crescita legata agli introiti generati dal nuovo main sponsor (Riyadh Season), annunciato ad ottobre, per un totale di 25 milioni in due stagioni. Ma ad incidere sul miglioramento dei conti, oltre al retail, è stato anche il botteghino, con la Roma che ha raggiunto 57 sold out consecutivi, festeggiando il traguardo di ben 1.701.392 tifosi presenti all’Olimpico durante l’ultima stagione, con una percentuale di riempimento dell’impianto del 99%.

Facile immaginare, allora, cosa potrà accadere tra tre anni nel nuovo impianto di Pietralata da un miliardo di euro. Un impianto che si candida a diventare un enorme generatori di ricavi per il club per gli anni a seguire. Lo ha disegnato lo studio americano Populous, lo stesso degli stadi del Tottenham e di Wembley: per dire che la casa della Roma sarà ad un livello più alto e con una Curva Sud che si accenderà come il motore di una Formula Uno. E i Friedkin, che si professano “custodi dell’As Roma”, vogliono idealmente stare proprio lì, in mezzo ai tifosi, a rassicurare gli ultimi scettici rimasti.



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