Roberto Mancini

NOTIZIE POLONIA-ITALIA – Inutile girarci attorno: Polonia-Italia di domenica a Chorzow (ore 20,45, diretta su Canale 5) è già decisiva per evitare l’amarezza della serie B della Nations League, dopo quella dei mancati mondiali. Una sconfitta della squadra di Mancini (dopo il pari e il ko delle prime due partite) chiuderà in pratica la corsa azzurra alle final four per il titolo, con rischi grossi di finire il gironcino con Polonia e Portogallo all’ultimo posto, con conseguente umiliante retrocessione.

Mancini sa bene tutto ciò e non sottovaluterà il difficile impegno con i polacchi che in attacco avranno il fenomeno Piatek del Genova (nove gol in sette partite), non certo un cliente facile per l’attuale Italia. Ieri a Coverciano chi non ha giocato contro l’Ucraina è sceso in campo in una sgambata contro la Primavera della Fiorentina. Il ct ha riproposto il 4-3-3 e prepara qualche cambiamento importante per la sfida con in palio i tre punti della Nations. Oggi doppio allenamento sempre a Coverciano e domani partenza per la Polonia.

Mancini ha in mente di confermare il tridente leggero Bernardeschi-Insigne-Chiesa. Sono i tre giocatori più talentosi che il ct ha in questo momento e contro l’Ucraina si è visto; soprattutto Bernardeschi che ha firmato un gol e che, quando è uscito, in fondo ha spento involontariamente la luce della squadra che poi, sotto la pioggia, si è praticamente fermata.

In difesa potrebbe tornare sull’esterno Criscito (in ballottaggio con Biraghi titolare contro l’Ucraina). E qualche novità potrebbe arrivare anche dal centrocampo a tre, con l’inserimento di un giocatore in forma come Lorenzo Pellegrini o anche Bonaventura. Resta il fatto che in questo momento il giocatore più in forma della nazionale di Mancini è lo juventino Bernardeschi, decisamente cresciuto in questi mesi con l’arrivo di CR7.

Corre, tira, inventa, cambia posizione con facilità e sembra più un vero numero 9 che un falso nueve. Del resto, la rasoiata messa a segno a Genova (con l’aiutino del portiere Pyatov) ne è la evidente conferma. E’ il più cattivo tra gli attaccanti e viene in mente la sua frase twittata qualche tempo fa dopo una vittoria della Juve in campionato: «Non siamo mai sazi». Ecco, Bernardeschi non è mai sazio; dovrebbe essere così per tutti gli altri azzurri.

(Leggo – M. Lobasso)



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