AS ROMA NEWS BODO/GLIMT KNUTSEN – Sarà un ritorno di fuoco quello che si giocherà giovedì prossimo all’Olimpico tra Roma e Bodø, con oltre 60mila spettatori. L’aggressione a Nuno Santos denunciata da Lorenzo Pellegrini, le versioni differenti dell’accaduto delle due società e le indagini della Uefa. Tensioni nate dopo il 2-1 incassato dai giallorossi nella serata che avrebbe dovuto rappresentare la rivincita del 6-1 rimediato nel girone. Un’onta per la Roma (e per Mourinho) che solo l’eliminazione dei norvegesi e l’accesso alla semifinale di Conference potrà cancellare.
Una situazione che ha caricato l’ambiente di nervosismi sfociati nell’episodio di ieri raccontato quasi immediatamente da Pellegrini che ha accusato pubblicamente Kjetil Knutsen di aver colpito Nuno Santos: «Il loro allenatore ha cominciato a dire qualcosa al nostro preparatore dei portieri e poi lo ha aggredito in maniera forte. È un grande insulto alla Roma e ai romani». Circostanze che potrebbero caricare eccessivamente l’ambiente verso la gara di ritorno, eventualità che non produrrebbe alcun beneficio per i giallorossi, costretti a vincere con due gol di scarto.
Del resto, secondo la versione della Roma, è accaduto qualcosa di molto grave. Nel post-partita, Nuño Santos ha ricevuto un pugno in pieno volto dall’allenatore norvegese, riportando dei segni evidenti di cui avrebbero preso nota le forze dell’ordine locali intervenute per riportare la calma. Versione respinta in modo netto dal Bodø attraverso un comunicato in cui si accusano i giallorossi di «falsità e antisportività».
E la scena, sempre secondo la nota del Bodø, sarebbe stata filmata e sottoposta al vaglio della Uefa: «La Roma sta bombardando i media di falsità, nel tentativo di nascondere un comportamento antisportivo. Il Bodø sa che c’è un video dell’incidente che mostra l’attacco a Knutsen da parte di rappresentanti della Roma. Lo abbiamo visto e chiediamo alla Uefa, che ne è proprietaria, di renderlo pubblico». Nel comunicato, c’è spazio anche per una dichiarazione del tecnico, che non smentisce di aver partecipato all’aggressione, ma precisa che si è trattato solo di un atto di difesa seguito da «continue molestie e posizionamento non corretto nell’area tecnica da parte di Nuño Santos».
«Il tutto – afferma Knutsen – è culminato in un attacco fisico contro di me nel tunnel. Mi ha afferrato per il collo e mi ha spinto contro il muro. È naturale che poi abbia dovuto difendermi». Il comunicato si chiude con le parole del direttore generale: «Il Bodø non ha altra scelta che denunciare Nuño Santos alla polizia sulla base dell’aggressione fisica a Knutsen. Siamo fiduciosi che un organo obiettivo ignorerà le affermazioni errate della Roma».
Chi ha ragione? Intanto, l’Uefa ha aperto un’indagine incaricando un ispettore della sezione disciplinare (il francese Philippe Prudhon) di verificare cosa sia accaduto durante gli incidenti. In serata, la risposta della Roma che ha voluto evitare la controreplica per non appesantire ulteriormente il clima in vista della gara di ritorno, pur ribadendo che il proprio allenatore dei portieri è stato vittima di un’aggressione: «I dirigenti del club e alcuni componenti dello staff tecnico sono rimasti all’interno dell’Aspmyra Stadion fino alle 00.45 – racconta la ricostruzione -, con l’unico scopo di fornire all’Uefa e alle autorità locali tutti i dettagli su quanto accaduto nell’area antistante gli spogliatoi nel post partita. La società ha totale fiducia nel lavoro dell’Uefa e dei suoi organi preposti affinché vengano stabilite con esattezza le responsabilità dell’accaduto. La Roma sottolinea, infine, di aver sempre praticato condotte rispettose dei principi di fair play e dei valori dello sport dentro e fuori dal campo: gli stessi principi che ci auguriamo prevalgano nella sfida di ritorno». Mourinho tornerà a parlare mercoledì prossimo, ma ha già manifestato la sua irritazione verso un club e un campo da cui si sarebbe tenuto lontano.
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