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Rassegna stampa

Rivoluzione Roma: rischiano i big

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CALCIOMERCATO AS ROMA – Il giorno dopo il disastro, riunione tecnica. Particolarmente calda. Como ancora brucia, ha riacceso certi i discorsi fin qui sospesi. La Roma ha bisogno di gente sul pezzo e Ranieri, guardando negli occhi i suoi calciatori, sta cominciando a capire qualcosa in più rispetto a quando è arrivato, scrive Il Messaggero.

Tanti, sul pezzo, non ci sono, o faticano a starci: stanchi, demotivati, persi. La partita dell’altro ieri ha riportato bruscamente la Roma con i piedi per terra dopo le illusorie prestazioni con Lecce e Braga, che avevano riportato in auge calciatori quasi dispersi: la stagione è cominciata male, ora è non deve finire nel disastro. La classifica è inguardabile come la prestazione del Sinigaglia. E di questo ne sono consapevoli i Friedkin, che hanno distribuito il loro sfogo a mezzo stampa, per lanciare messaggi diretti dentro lo spogliatoio.

Uno su tutti: Claudio Ranieri non si tocca. Su di lui va costruita la Roma del futuro, quello di domani e di dopodomani. Lui il manico, il braccio della proprietà, ora dalla panchina e poi dalla scrivania, il deputato a fare piazza pulita. Max Allegri è il tecnico preferito per il futuro, ma per ora non ci sono svolte sotto questo aspetto, così come non ci sono per il Ceo, anche se il nome di Marzio Perrelli sembra essere sempre più caldo e né ci sono per Ghisolfi, pure lui nella discussione. Alla guida tecnica serve uno “bravo”, per dirla alla Ranieri e l’ex tecnico della Juve lo è.

La proprietà ha parlato (si fa per dire) di un cambio di mentalità, Ranieri ha fatto riferimento alla «mancanza di voglia», e questo apre scenari inquietanti, con un calendario che non spinge all’ottimismo. La mentalità è un qualcosa di endemico, si può cambiare solo sostituendo i giocatori: rimescolamento della rosa, mentalità rinnovata. A gennaio è dura. Si è inceppata la vecchia guardia, questo è noto a Trigoria. E certi calciatori, forse, sono a fine ciclo ma difficilmente piazzabili per via di ingaggi pesanti, vedi Cristante, Dybala, Celik, lo stesso Pellegrini e in parte anche Mancini, più El Shaarawy e Zalewski (che sono a scadenza).

Paredes, che è tornato ad allenarsi, difficilmente verrà confermato, il suo obiettivo è tornare al Boca. Quanto al capitano il reset a cui era stato sottoposto da Ranieri si è bloccato: con il Como non è riuscito ad entrare in partita (su di lui c’è il Galatasaray), facendo riapparire vecchi fantasmi. I nuovi sono tutti sotto esame, alcuni sono bocciati, vedi Le Fèe ed Hermoso, Saud, Soulé, Baldanzi (in campo con Ranieri solo per 45′ a Napoli) e lo stesso Dovbyk, che merita un discorso a parte (sviluppato qui a fianco) sono rivedibili. La Roma, paradossalmente, è appesantita a Hummels, che ieri ha compiuto 35 anni e che il precedente allenatore non considerava nemmeno. Uno dei pochi che non è costato nulla, a fronte dei quasi cento milioni spesi per calciatori quasi impalpabili.

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Domenica c’è il Parma e l’anno si chiuderà con la sfida in casa del Milan, a gennaio 2025 si gioca sono contro Lazio e Bologna, poi Genoa all’Olimpico e la sfida di Udine, prima del match con il Napoli in casa (il 2 febbraio, per ora). In quel periodo sarà aperto il mercato e Ranieri ha bisogno di capire chi dovrà sostituire e con chi. Possibilmente subito, non sul gong del mercato.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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