Maurizio Sarri

ULTIME NOTIZIE AS ROMA SARRI – Se il Manchester United può cambiare l’immagine e il valore del lavoro svolto da Fonseca in questi due anni giallorossi, difficilmente però potrà cambiarne il futuro. La Roma – a meno di clamorosi colpi di scena allo stato attuale difficile da poter immaginare – ha infatti deciso di voltare pagina, scrive La Gazzetta dello Sport.

E su quella nuova, dove il romanzo giallorosso è ancora tutto da scrivere, c’è scritto in grande il nome di Maurizio Sarri. È lui, infatti, il primo nome sul taccuino di Tiago Pinto, quello segnato con la matita rossa sugli appunti del nuovo general manager giallorosso.

In questi giorni l’agente di Sarri – Fali Ramadani – è in Italia, anche per sistemare il futuro del suo assistito. Tecnicamente Sarri è ancora legato alla Juventus, visto che il suo contratto scadrà a giugno ma c’è un’opzione per il prolungamento di un altro anno a 7 milioni di euro. A meno che la Juventus non paghi prima una penale da 2,5 milioni di euro.

Facile e molto probabile che tra i due contendenti si trovi un accordo, visto che in fin dei conti conviene ad entrambi. E visto, sostanzialmente, che Maurizio Sarri ha una grandissima voglia di tornare ad allenare il prima possibile, dopo essere stato per tutto quest’anno ai box a causa del divorzio con la Juventus della scorsa estate.

Pinto e Ramadani si sono già parlati in un paio di circostanze, trattando proprio la questione-Sarri. Pinto la sta valutando, Ramadani appena può gliela caldeggia. Insomma, la situazione non è ancora bollente anche perché di mezzo c’è una semifinale di Europa League. Ma è sicuramente calda. A chi lo conosce bene – soprattutto dalle sue parti, in Toscana – Sarri ha infatti già confidato come crede che quella della Roma sia una rosa con un’intelaiatura di base già di per sé molto buona, su cui dover intervenire solo con l’aggiunta di qualche pedine mirata, soprattutto a livello difensivo.

E il suo profilo collimerebbe perfettamente con la voglia di Pinto e dei Friedkin di avere un allenatore vincente (nelle sue due ultime stagioni ha messo in bacheca una Europa League con il Chelsea e uno scudetto con la Juventus) e che possa praticare un bel gioco. L’ultima parola, ovviamente, toccherà a Dan Friedkin.

Tra l’altro, tra le soluzioni possibili Sarri è la più appetibile, considerando che arrivare a Massimiliano Allegri è dura. Pinto aveva pensato anche a due portoghesi, Sergio Conçeicao e Amorim, ma per motivi diversi ha scartato entrambi: il primo è troppo accentratore e poco incline a lavorare di squadra, il secondo troppo giovane seppur già vincente. E poi ci sono De Zerbi e Italiano, due che in questa Serie A hanno fatto bene. Ma, è chiaro, Sarri sarebbe tutta un’altra cosa.

E Fonseca? L’allenatore della Roma sta vivendo serenamente questo momento, avendo oramai capito che il suo futuro non sarà più giallorosso. Da professionista, però, sta cercando di raccogliere il massimo da questo finale di stagione. Per dare una gioia alla Roma ed ai suoi tifosi e per lasciare il segno, da trionfatore. Trovare una panchina di livello non dovrebbe essere un problema, gli estimatori in Italia e all’estero non gli mancano.

Tra l’altro, si sussurra che un appuntamento tra Tiago Pinto e Fonseca sia già in agenda, fissato per la prossima settimana, subito dopo la sfida dell’Old Trafford. Sussurri, appunto, perché finora i due portoghesi non si sono mai seduti a tavolino per parlare del futuro. E sembra anche difficile che lo facciano con una semifinale di mezzo. Di certo, però, Pinto entro 15 giorni vuole affrontare la questione. Se si uscirà con lo United sarà per il commiato, altrimenti per preparare un addio da vincenti. In attesa magari proprio di Maurizio Sarri.



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