Pensarci è lecito, provarci è d’obbligo. La caduta juventina a Firenze riaccende le speranze del campionato e i sogni romanisti di Spalletti, uno di quelli che non ha mai smesso di crederci. Spingendo sull’acceleratore di una rosa, che mai come in questo momento ha bisogno di essere completata, i giallorossi sono pronti a compiere la prossima mossa. Partendo dal mercato fino a tutti gli altri elementi che stanno alimentando le speranze del club di Pallotta.

MERCATO – Le richieste avanzate negli ultimi giorni dal tecnico hanno smosso le intenzioni del presidente americano, convinto di dover sfruttare un’occasione che difficilmente potrà materializzarsi nuovamente in questa stagione. Motivo per cui il diesse Massara ha continuato a seguire ogni pista in grado di sostituire con maggiore qualità la partenza non proprio rimpianta di Iturbe. Anche tra le più complicate sotto il punto di vista economico. Le vie del mercato sono infinite, così come le soluzioni in grado di sbloccare un’operazione. Sarà per questo che il diesse non ha ancora abbandonato l’idea di arrivare a Defrel, l’obiettivo che meglio si integrerebbe con le esigenze dell’attacco romanista. I discorsi avanzati negli ultimi tempi con il Sassuolo hanno tirato in ballo il futuro dei tanti giovani giallorossi finiti in Emilia (Ricci, Politano, Pellegrini, Mazzitelli). Difficile arrivare al sogno Muriel (anche se la Roma ha intavolato più di un colloquio con il presidente della Sampdoria Ferrero), in stand by le altre soluzioni finite nella lista dei preferiti. Feghouli, Jesé, Deulofeu e il giovane Musonda partono al momento in posizione più defilata.

SPALLETTI – La rinascita dopo le macerie lasciate dall’ultimo scorcio di stagione targato Garcia, passano anche (o soprattutto) dalla rivoluzione del tecnico toscano, tornato a lavorare sul campo con una metodologia da tempo scomparsa da Trigoria. Regolamenti interni più ferrei e una dedizione scrupolosa alla tattica, che nel corso dell’ultimo anno ha registrato miglioramenti in ogni componente della rosa. L’esplosione di Emerson Palmieri, considerato uno dei titolari della squadra, la volontà di battere sulla nuova posizione in campo di Nainggolan e una gestione finora quasi perfetta per i vari Fazio, Juan Jesus, Strootman, De Rossi e Dzeko, il più pungolato dai martellanti richiami all’ordine che l’allenatore toscano continua a ripetere all’interno dello spogliatoio. Una costruzione progressiva per evitare pericolosi cali di tensione e instaurare una mentalità vincente, quella che diventerà necessaria nella decisione di rinnovare il contratto in scadenza a giugno.

INFORTUNI – La speranza di Trigoria è quella di invertire una tendenza tanto casuale quanto sfortunata. La rottura del legamento crociato riportata da Mario Rui, Rudiger, Florenzi e la lunga pubalgia che ha colpito Vermaelen sembrano essere un lontano ricordo. Mantenendo sempre le dita incrociate, la Roma spera di non ricevere altre cattive notizie a un passo del completo recupero della rosa. Mentre servirà attendere un altro mese per Florenzi, è arrivato il momento per il reintegro di Mario Rui e del centrale belga, considerato da Spalletti il vero regista difensivo della squadra. Per affrontare al meglio le «11-12 partite chiave nel mese di febbraio», ci sarà bisogno di una rosa completa in ogni reparto. Tra due settimane poi toccherà anche a Salah, di ritorno dalla Coppa d’Africa.

DIFESA – Almeno in questo caso il cambio è stato avvertito con maggior rilevanza. Se nella prima parte di stagione, i giallorossi sono riusciti a superare gli ostacoli attraverso la vena prolifica di Salah e di un ritrovato Dzeko, ora il punto di forza si sposta verso i dati difensivi dell’ultimo periodo: soltanto 2 i gol subiti nelle ultime 6 partite (contro Juventus e Chievo) grazie anche alla riproposizione della difesa a 3 comandata dalla continuità inaspettata di Fazio. Il ritorno a pieno ritmo di Rudiger da sommare alla crescita di Juan Jesus e dalla solidità consueta di Manolas, ha permesso al tecnico di lavorare con più tranquillità anche sulle posizioni di Emerson e Bruno Peres.

CALENDARIO – Il giro di boa del campionato è stato attraversato da poco, ma la Roma potrà contare sul fattore Olimpico, finora mai diventato terreno di conquista da parte degli avversari. Tra le mura di casa, i giallorossi affronteranno le dirette concorrenti Juventus e Napoli alzando il livello di difficoltà soltanto nella doppia trasferta a San Siro contro Milan e Inter. Le insidie sono nascoste dietro l’angolo ogni domenica, ma tra le gare da disputare lontano dalla capitale i ragazzi di Spalletti si troveranno di fronte anche Crotone, Pescara e Palermo. Impegni sulla carta non certo insuperabili.

(Il Tempo – A. Serafini)



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