Rassegna stampa
Roma a caccia di gol. Il gioco troppo lento e la crisi di Dovbyk: Ranieri cerca rimedi
AS ROMA NEWS DOVBYK – Quattordici gol, appena uno di media a partita, con il quindicesimo attacco della Serie A. Basterebbero questi numeri per certificare tutti i problemi della Roma di oggi, che dopo aver incamerato la quarta sconfitta consecutiva deve assolutamente cambiare marcia se non vuole essere risucchiata nella lotta salvezza, scrive La Gazzetta dello Sport.
Del resto, delle tre avversarie che si troverà ad affrontare ora solo il Lecce ha segnato meno della squadra di Ranieri, 7 reti, mentre Como (14) e Parma (20) sono sullo stesso livello. Nelle ultime dieci stagioni la squadra giallorossa non aveva mai segnato così poco.
È chiaro che uno dei motivi per cui la Roma è calata dal punto di vista della produzione offensiva è la crisi di Artem Dovbyk, che non segna in Serie A dalla sfida di Monza, giocata lo scorso 6 ottobre. Ha da tempo un ginocchio che lo fa tribolare, che gli dà fastidio, tanto che anche in nazionale non si è allenato e ha rischiato di non giocare.
Esattamente come aveva chiesto di non farlo lunedì contro l’Atalanta. Ma poi c’è anche altro e cioè il fatto che il centravanti ucraino gioca spesso e volentieri da solo, è poco assistito e anche servito non in modo eccezionale. Dovbyk è uno che ama andare in profondità o quando va a riempire l’area di rigore è bravo a scivolare dietro l’avversario, attaccando il secondo palo.
Unico limite – e grande neo – è quel piede destro che non usa per nulla. Ma poi sono anche gli altri che devono fare di più, perché tra i giocatori offensivi la Roma ha avuto due soli gol da Dybala e El Shaarawy e uno da Shomurodov, Soulé e Baldanzi (addirittura zero da capitan Pellegrini). Insomma, il problema finora è stato nel gioco, ma anche nella predisposizione dei singoli.
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