Romelu Lukaku, Josè Mourinho

AS ROMA NEWS INTER LUKAKU MOURINHO – Tra frecciatine, polemiche, tradimenti e fischietti, finalmente si gioca. Alle ore 18 la prova del fuoco per la Roma di José Mourinho che a San Siro proverà lo scalpo alla corazzata di Simone Inzaghi, scrive La Repubblica.

La squadra che secondo lo Special One «dovrebbe vincere il campionato con 20 punti di vantaggio», che «non ha punti deboli» e «può schierare due squadre». Praticamente un confronto impari. Aggravato, sulla carta, dalle pesanti assenze di Dybala, Pellegrini, Sanches, Smalling e Spinazzola rimasti tutti a Roma alle prese con i rispettivi infortuni.

A Milano lo Special One andrà con i giocatori contati, alla ricerca dell’impresa che darebbe la svolta alla stagione. Perché vincere contro l’Inter azzererebbe la falsa partenza di agosto, accorciando ulteriormente la distanza dal quarto posto. Ambizioni concrete dentro lo spogliatoio, nascoste all’esterno da dichiarazioni quasi di resa. In pieno stile Mou, spostando pressioni e attenzione sulla squadra di Inzaghi.

Ma la Roma ha Lukaku. Il nemico numero uno di San Siro, pronto ad accoglierlo da “indesiderato”. I fischietti sono stati vietati dalla Questura di Milano, ma il tifo organizzato nerazzurro li distribuirà comunque all’esterno dello stadio. Una pressione a cui il belga è abituato. Pronto a rispondere sul campo, per togliersi quei sassolini promessi solo due settimane fa. «Quando sarà il momento dirò la mia verità». Perchè negli ultimi due mesi sono arrivate diverse frecciatine dai dirigenti nerazzurri dopo il trasferimento in giallorosso, definito «inaspettato, in un mondo che è diventato ormai un circo».

Accuse neanche troppo velate che il belga ha incamerato durante tutta l’estate, rispondendo poco a parole e molto sul campo: otto gol in dieci partite in giallorosso. E chissà che nell’agenda di rivincite di Big Rom non ci fosse proprio l’appuntamento di San Siro. A lui sarà affidato tutto il peso dell’attacco.

Accanto a lui è ballottaggio aperto tra El Shaarawy e Belotti, con il Faraone in vantaggio dopo l’ottima prestazione contro lo Slavia Praga. Per il resto formazione quasi obbligata per Mou che davanti a Rui Patricio schiererà la solita difesa a tre con Mancini, Llorente e Ndicka. A destra giocherà Karsdorp, mentre dalla parte opposta sarà il turno di Zalewski sostituire l’infortunato Spinazzola. In mediana torna Paredes dal 1’, con Cristante e Bove sui lati.



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