Tolto dal mercato, inserito in lista Uefa e accompagnato dagli applausi di compagni e tifosi durante l’amichevole di sabato col San Lorenzo. Si è chiusa così la settimana di Moustapha Seck, 20 anni e la speranza di poter esordire in serie A già domenica prossima con la Sampdoria. I segnali di una possibile promozione da parte di Spalletti ci sono. Perché è l’unico terzino sinistro (sano) di ruolo rimasto in rosa e perché dal ritiro Pinzolo ad oggi il senegalese ha fatto passi importanti sotto la supervisione dell’allenatore della difesa Baldini col quale ha lavorato spesso anche in solitaria per migliorare tattica e senso della posizione. Dal punto di vista fisico e tecnico c’era poco da migliorare. Cresciuto nella cantera del Barcellona e migliorato dalla cura Bollini e Inzaghi a Formello dove Seck ha passato tre anni tra alti e bassi. Il terzino si aspettava di entrare nel giro della prima squadra e non ha gradito alcuni comportamenti di Lotito nei suoi confronti. Sabatini ha colto la palla al balzo, ha parlato col procuratore del ragazzo e sfruttando il contratto in scadenza lo ha convinto a firmare un triennale per la Roma. Dove Seck ha trovato Spalletti.
Il tecnico ha apprezzato i progressi del senegalese, ma insieme coi dirigenti aveva pensato di cederlo in prestito al Crotone. Poi sono arrivati l’infortunio di Mario Rui (proprio dopo un contrasto con Seck) e i tanti errori di Palmieri. Sabatini così lo ha tolto dal mercato a 48 ore dal gong finale mentre Spalletti ha deciso di inserirlo nella lista Uefa. Ora con lo stop di De Rossi sia in campionato (per infortunio) che in Europa League (3 turni di squalifica) Luciano potrebbe mettere da parte l’idea di proporre la difesa a 3 e continuare col 4-2-3-1 proprio con Seck a sinistra riportando Peres a destra e avanzando Florenzi. La gara col San Lorenzo ha messo in mostra altri elementi (De Santis, Keba, Grossi e Soleri) che potrebbero rivelarsi utili visto il tour de force da 7 gare in 21 giorni che attende la Roma: si parte con la Samp domenica, il 15 trasferta contro il Viktoria Plzen, domenica 18 con la Fiorentina, tre giorni dopo Crotone in casa prima di Torino, Astra Giurgiu e Inter (2 ottobre). Sono loro, oltre a Marchizza convocato in under 19, i reduci dello scudetto di giugno con la Primavera. Gli altri sono stati (forse frettolosamente) mandati a farsi le ossa: da Capradossi a D’Urso passando per Sadiq, Ponce, Vasco e Di Livio. Chi vorrebbe trovare maggiore spazio è Alisson: «Ho passato le ultime 2 partite in panchina, ma sono tranquillo».
(Leggo – F. Balzani)
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