Tammy Abraham

AS ROMA NEWS MOURINHO – Le parole di José Mourinho, nel dopo Siviglia-Roma, sono state chiarissime. Primo: pretende in tempi brevissimi («Da lunedì sono in vacanza») un colloquio con i Friedkin per pianificare il futuro, tanto più con il contratto in scadenza a giugno 2024. Secondo: vuole più poteri sulla gestione anche del calciomercato e meno esposizione come unico difensore del club contro quella che lui ritiene una vera crociata degli arbitri contro di lui e contro la Roma. Terzo, last but not least: una campagna acquisti che consenta alla squadra di lottare per lo scudetto, scrive il Corriere della Sera.

Per semplificare, ci sono tre liste e, purtroppo per le casse dei Friedkin, quella di chi Mou vuole tenere a tutti i costi è assai più smilza di quella degli esuberi. I suoi fedelissimi sono: Rui Patricio, Mancini, Smalling, Cristante, Matic, Pellegrini e Dybala (che però ha una clausola rescissoria). Karsdorp e El Shaarawy possono essere buone alternative in panchina.

La lista dei dubbi comprende un nome pesante: Abraham, che ha reso molto meno della stagione scorsa e che in Europa League, ad esempio, ha segnato un solo gol, contro l’HJK a Helsinki. Ha mercato in Premier League e potrebbe essere sacrificato, così come Ibanez, che al di là di errori spesso marchiani ha fisico, margini di crescita ed è adatto a un calcio come quello inglese che si basa sull’esplosività.

La Roma, per rientrare nell’accordo con l’Uefa sul Financial Fair Play deve fare 40 milioni di plusvalenze entro il 30 giugno. C’è poi il discorso dei giovani: Bove, Zalewski e Tahirovic sono stati fatti crescere anche sotto il profilo del valore commerciale. Un po’ meno Volpato. Possono essere ceduti per fare plusvalenze secche, magari con formule simili a quella di Pellegrini prima e di Frattesi poi al Sassuolo, cioè con una clausola di recompra oppure con una percentuale sulla futura rivendita.

Calafiori, per esempio, è stato ceduto a titolo definitivo al Basilea per 1,5 milioni di euro e il 40% in caso di futura cessione ad altro club. Non rientrano nei piani di Mou, soprattutto se tornerà a giocare con la difesa a 4: Kumbulla, Spinazzola (ha un solo anno di contratto e non ci sono garanzie sulla sua tenuta), Solbakken e la lunga lista dei ritorni dai prestiti che contiene Shomurodov, Villar, Carles Perez, Reynolds, Kluivert e Vina.

Particolare il caso di Belotti: è arrivato a parametro zero con clausole per il rinnovo automatico di contratto. Non è detto che, una volta riscattato, non si cerchi per lui una soluzione altrove. Non ha ancora segnato un gol in campionato, però potrebbe fare il titolare in molte squadre. Sarebbe anche lui una plusvalenza.

Visto il pessimo recupero dalla frattura della tibia ad agosto, Wijnaldum non sarà riscattato. I rapporti tra Roma e Paris Saint-Germain sono ottimi, potrebbe restare con un nuovo prestito ma il suo ingaggio, paragonato al rendimento, non è certo un affare per la Roma.

Accontentare Mou e la stragrande maggioranza dei tifosi romanisti o accettare una separazione consensuale e partire con un nuovo progetto? La scelta passa ai Friedkin, i tempi li ha dettati Mou.



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