La Roma fa festa anche al ritorno contro l’Atalanta e la raggiunge al quinto posto in classifica, con vista in zona Champions, dove la Juventus è lontana solo tre punti, scrive il Corriere dello Sport. La squadra di Gasperini ha ancora una partita da recuperare, ma la flessione è evidente: tre sconfitte negli ultimi cinque turni. Le assenze non possono essere la giustificazione.
L’uomo partita è stato ancora Tammy Abraham, che a Bergamo aveva realizzato una doppietta. Il gol dell’inglese è stato capitalizzato dalla squadra con una prestazione di grande sacrificio. La Roma si è difesa con ordine per tutto il secondo tempo, pronta a ripartire in contropiede. Avrebbe meritato anche il raddoppio, se non avesse sbagliato tanto, quando l’Atalanta ha concesso ampi spazi. La squadra di Gasperini ha esercitato il 65 per cento di possesso palla, ma la manovra è stata lenta, raramente Rui Patricio è stato impegnato, nel secondo tempo è stato pronto su Freuler. Mourinho non è neppure andato in tribuna, ha scontato la seconda giornata di squalifica seguendo la partita da una tv di una sala interna.
E’ la terza vittoria su tre partite senza lo Special One in panchina. Il portoghese ha mandato in campo una squadra molto aggressiva, con un assetto tattico simile a quello dell’andata. Roma molto compatta, con Mkhitaryan in cabina di regia. Ottima intuizione di Mourinho, che ha supplito con l’armeno alle carenze di organico. Miki, espulso negli ultimi secondi di recupero, salterà la partita di Udine. Ha comandato le operazioni con visione di gioco, cambio di passo, ha avviato spesso il contropiede. Ha giocato tanti palloni, una grande risorsa per Mourinho.
La sorpresa di formazione è stata la conferma di Zalewski. Il giovane polacco ha fatto tutta la fascia a sinistra, è stato bravo in fase offensiva, attento in difesa. Al 18’ è stato lui a mandare al tiro Zaniolo. Non è stato però quello il primo campanello d’allarme per l’Atalanta, perché già al 3′ Mancini si era visto parare un colpo di testa da Musso su calcio d’angolo.
Al 32′ è arrivato il gol che ha deciso la partita, con un’ azione in velocità. Karsdorp, che ha sbagliato molte scelte e ha rischiato anche l’autogol, ha avviato il contropiede, rubando il pallone su un passaggio sbagliato di Pasalic. Grande controllo di Zaniolo che ha pescato Abraham in area. L’inglese è stato rapidissimo a liberarsi di un difensore e a battere Musso in uscita. Ventesimo gol stagionale per l’inglese, sempre più al centro del progetto di Mourinho. Il centravanti ha lavorato molto per la squadra, ha affinato l’intesa con Zaniolo e ha sbagliato una buona occasione per il raddoppio nel finale.
Gasperini nel secondo tempo ha provato a svegliare l’Atalanta con i cambi. Ha inserito Muriel, spesso letale con la Roma, ha tolto lo spento Pasalic e ha spostato Miranchuk sulla fascia. Poi ha inserito altri attaccanti, addirittura negli ultimi minuti ha fatto fare a Demiral il centravanti, ma la squadra giallorossa ha sofferto pochissimo.
Per la Roma è il settimo risultato utile positivo, dalla metà di gennaio è la squadra che ha fatto più punti. Mourinho è riuscito a trovare solidità, dopo tanti errori difensivi che avevano condizionato il cammino. Quella di ieri è stata l’undicesima partita senza subire gol. Rui Patricio ha dato sicurezza al reparto, anche nei minuti finali, quando l’Atalanta ha attaccato senza mai impensierire il portiere portoghese. Lo Special One sembra aver trovato gli equilibri giusti. Con questa squadra si può tornare a sognare la Champions.
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