Josè Mourinho

ULTIME NOTIZIE AS ROMA JUVENTUS MOURINHO – Di solito avere pochi dubbi è un vantaggio per un allenatore, scrive il Corriere della Sera. L’unico dubbio di Mourinho prima di Juve-Roma, però è davvero pesante: rischiare Tammy Abraham, che è tornato dalle partite con l’Inghilterra con la caviglia sgarrupata, oppure non rischiarlo visto che dopo arriverà una sfilza di partite: Bodo Glimt in Norvegia, Napoli, Cagliari, Milan, ancora i norvegesi all’Olimpico e Venezia da qui al 7 novembre?

Nella conferenza stampa di Trigoria, prima della partenza per Torino, lo Special One non si è sbottonato, anche se Abraham ha lavorato un po’ con il gruppo ed è stato convocato: «Vediamo. L’allenamento di oggi (ieri per chi legge; ndr) è stato leggero, però Tammy viene con noi e vediamo. Migliora giorno dopo giorno. Deciderò all’ultimo».

Verita? Pretattica? Di sicuro Mourinho non vuole dare nessun vantaggio a Max Allegri che, secondo lui, ne ha già tanti. Uno dei mantra del tecnico portoghese è la classifica del campionato scorso (+16 per i bianconeri) che secondo lui conta molti più della classifica attuale (+4 per i giallorossi): «Mi chiedete se la distanza tra le due squadre è diminuita? Non lo so, perché questo campionato è appena iniziato e non posso fare paragoni con il lavoro dello scorso anno. Abbiamo un piano di gioco, ma abbiamo potuto provarlo pochissimo perché solo oggi ho avuto tutti i calciatori a disposizione. In questi giorni abbiamo lavorato in modo individuale o in piccoli gruppi. Allegri sa benissimo quale squadra manderò in campo. L’unica cosa che non sa è se giocherà Abraham, Shomurodov o Mayoral. Per noi invece è impossibile sapere chi giocherà nella Juve, perché loro di calciatori forti e con esperienza ne hanno davvero tanti».

Per l’ennesima volta, Mou fa notare la differenza tra i big club e la Roma, che ha un gruppo di 13-14 giocatori di sua completa fiducia ma una rosa troppo risicata alla quale bisognerà mettere mano nel mercato di riparazione. L’algro mantra dello Special One è: questa è una stagione di costruzione. «Però siamo in crescita e per me avere un’identità è molto importante. Così giocheremo contro la Juve per vincere. Se perderemo voglio che sia merito della Juventus e non colpa nostra. Tutte le differenze devono essere dimenticate in campo».

La Juve, avversario storico, da sempre non fa regali. tanto meno alla Roma, che allo Stadium ha un curriculum terrificante: «Cercheranno di toglierci la profondità in attacco? Fa parte delle dinamiche del gioco. Anche noi vogliamo costringere l’avversario a fare cose che non gli piacciono. Durante la partita mi piace adattare la squadra alle circostanze, ma questa volta sarà più difficile farlo per me che per Allegri».



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