Tammy Abraham

CALCIOMERCATO AS ROMA ABRAHAM – Doveva essere il giorno del dentro o fuori, con Tiago Pinto che era convinto (o forse solo sperava) di poter convincere Tammy Abraham ad accettare l’offertona giallorossa. Ed invece il giocatore (che ieri non era presente all’incontro, dopo essere tornato dal trionfo di Belfast nella Supercoppa europea) ha continuato a manifestare i suoi dubbi, convinto che una soluzione in Premier League sia migliore per il suo futuro rispetto a quella in Italia, scrive La Gazzetta dello Sport.

Anche perché, nel frattempo, sulle sue tracce ci si è messo anche il Tottenham e non più solo l’Arsenal. Ecco anche perché Abraham ha deciso fondamentalmente di alzare la posta e di sparare alto sull’ingaggio, chiedendo quasi 5 milioni di euro (a fronte dei 2 più bonus che guadagna attualmente al Chelsea). Un modo come un altro per dire: se davvero mi volete come dite, dimostratemelo fino alla fine.

Pinto ci ha provato ieri e ci riproverà anche oggi a convincerlo, sperando di poter portare a casa il giocatore. Del resto, per il general manager giallorosso è diventata anche una questione d’immagine. Tornare a Roma senza Abraham, con quel tipo di offerta lì (45 milioni di euro, sarebbe l’acquisto più caro di tutta la storia giallorossa) sarebbe un brutto colpo da assorbire.

Ieri Pinto si è visto con l’agente del giocatore, Neil Fewings, e con l’intermediario che sta curando la trattativa, Federico Pastorello (contemporaneamente alle prese anche con le firme di Lukaku al Chelsea). Il g.m. giallorosso ha ribadito la voglia della Roma e di Mourinho di avere con sé il giocatore, anche se il primo incontro è stato del tutto interlocutorio. Le parti si sono poi riviste in serata e lo rifaranno anche oggi, per cercare di arrivare alla fatidica fumata bianca.

Non sarà però facile, nonostante la Roma le stia provando tutte. Abraham continua a manifestare delle perplessità e vuole vedere – appunto – se si dovesse davvero concretizzare l’occasione di poter andare all’Arsenal (che è poi anche il suo club del cuore) o al Tottenham. I Gunners, però, devono prima trovare una collocazione a Lacazette, mentre gli Spurs sono in attesa di capire se dovesse davvero arrivare o meno l’offerta monstre da 150 milioni di euro del Manchester City per Kane.

In entrambi i casi, però, il sostituto individuato dai club sarebbe proprio Abraham. Il che, per lui, sarebbe anche una rivincita, dopo aver vissuto praticamente tra panchina e tribuna gli ultimi sei mesi con Tuchel (e anche la finale di mercoledì sera). Abraham nella stagione precedente era infatti stato titolare del Chelsea anche per necessità, visto che i Blues avevano il mercato bloccato e Lampard decise di puntare sui migliori giovani a sua disposizione: lui, Mount, Hudson-Odoi e Loftus-Check. Poi, però, è arrivato Werner e con Tuchel è cambiato tutto.

Pinto ovviamente sta tenendo vive anche altre piste, seppur convinto che è su Abraham che debba mettere tutte le sue fiche. Negli ambienti di mercato, tra l’altro, c’è chi sussurra che la Roma non avrebbe altre carte in mano da giocarsi subito. Insomma, bisognerebbe rincorrere, con la stagione al via tra soli sei giorni (il 19 c’è la trasferta a Trebisonda, in Turchia, di Conference League).

Pinto però, in caso di rifiuto finale di Abraham, potrebbe virare sull’iraniano Azmoun, dello Zenit San Pietroburgo, che ha il contratto in scadenza e chi può essere preso con 18-20 milioni di euro. Altrimenti si sta monitorando anche il brasiliano Cunha, dell’Hertha Berlino, diventato da poco campione olimpico con il Brasile.

I tedeschi vogliono 30-35 milioni, in più Cunha non è la classica prima punta che sta cercando la Roma, ma più una seconda di movimento. La speranza di Pinto, a conti fatti, è che Abraham si convinca davvero ad accettare l’offerta giallorossa.



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