Roma giù. Sul gol di Badelj c’era Kalinic sulla traiettoria, in fuorigioco. Ma questo non basta a spiegare del tutto la sconfitta. Mezza squadra sotto tono. Un palo di Nainggolan è troppo poco per una notte che serviva per sognare il primato nel giorno della sconfitta della Juve. Questa era l’occasione, ma la Fiorentina ha cuore e orgoglio. Così basta quel rasoterra a mezzo passo dalla fine per spostare la notte dalla parte del viola. Già, proprio così: la Roma deve ancora metabolizzare la nottataccia con il Porto. E’ qui per approfittare del black out della Juventus e rivestirsi di nuova autostima. Più per meno stessa storia per Sousa e i suoi. Certo, in versione low cost, però pure la Fiorentina deve ritrovare l’anima buttata via in quel gennaio soporifero, quando dalla vetta della classifica lentamente calò al quinto posto quasi per scelta esistenziale. Da allora Sousa deve ritrovare gioco e gol. Per questo una partita che dovrebbe regalare emozioni per un bel po’ ti lascia addosso un senso di incompiuto. Le maglie arancio fosforescente sfumato (se l’Inter di Coppa sembrava Sprite qui siamo in versione Fanta) prendono il campo, Sousa ordina lancioni per Kalinic, che senza spalla torna a faticare. E la Roma ci prova. Il fischiatissimo Salah non trova il guizzo, Dzeko invece pare più in palla (c’è un contatto molto dubbio con Tomovic in area): si piazza tra Gonzalo Rodriguez e Tomovic, trovando un bel colpo di testa e un tiro al volo che chiama Tatarusanu all’unica parata del primo tempo.

Mentre la Roma spinge ottenendo quasi nulla, Ilicic butta via un contropiedone attorcigliandosi una volta arrivato in area. La Roma pare più solida. Strootman frena Ilicic, Dzeko riesce a smarcarsi senza troppe ansie ma con piede ruvido davanti alla porta. Dall’altra parte, si pensa al contropiede, ma mentre Kalinic si sbatte come sempre alla ricerca di spazi e occasioni, il velocista Tello, muove le gambine con lo stessa visione del viaggio che ha il criceto sulla ruota. Orizzonte limitato, insomma. Certo, il secondo tempo è altra storia. Intanto Szczesny inizia a lavorare un po’ (parata su Milic) e Manolas salva i suoi calciando altrove un pallone per cui Kalinic è disposto a tutto. La Roma trova un tiro di un grigio Perotti ma il gioco non è fluido. Kalinic sbaglia la deviazione di testa a un metro dalla porta. Poi Sousa butta dentro Bernardeschi, Spalletti El Shaarawy. Poi arrivano anche Babacar e Totti. E il gol partita di Badelj, un colpo da fuori che sbatte sul palo interno ed entra dentro. C’è Kalinic in fuorigioco attivo. E’ davanti a Szczesny. E’ il primo gol su azione della Fiorentina in questa stagione. La Roma è confusa. Tatarusanu salva su El Shaarawy. Niente da fare. Solo il Napoli approfitta nel passo falso bianconero. Giallorossi a terra. Botta di autostima rimandata. Quella è tutta per Firenze e la sua squadra. Una gioia che mancava da un pezzo.

(La Repubblica – F. Ferrazza)



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