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Rassegna stampa

Roma, adesso bisogna vincere. E il re di Coppe sa come si fa

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AS ROMA NEWS SALISBURGO MOURINHO – Gli occhi di tigre, forse, li ha lasciati nell’armadietto dello spogliatoio per stasera. José Mourinho sembra avere lo sguardo di chi ha visto giorni migliori, ma le coppe europee sono il suo terreno di caccia, quello che gli ha consentito – solo a maggio scorso – di alzare al cielo la mano aperta, ad indicare la cinquina di trionfi che lo ha caratterizzato, scrive La Gazzetta dello Sport.

Due Champions, due Europa League, una Conference: il palmares racconta magie indimenticabili. Proprio per questo, nonostante le difficoltà di formazione, il Salisburgo sembra essere alla portata della Roma, nonostante l’amara sconfitta per 1-0 della scorsa settimana obblighi ad avere particolare attenzione. D’altronde, la filosofia delle due squadre è totalmente diversa: squadra esperta e costosa quella giallorossa, squadra giovane (età media di circa 22 anni) e ancora a caccia di gloria quella austriaca. Non solo. In questa stagione per ben 17 volte gli uomini di Mou hanno vinto con un solo gol di scarto.

Certo, per la Roma non manca la litania legata a una rosa che lo Special One giudica insufficiente, ma in una notte come questa i giudizi alla fine saranno spietatamente legati solo al risultato. E lui questo lo sa benissimo. «Vogliamo sempre vincere – dice –. Sappiamo che per noi sarebbe durissimo arrivare a maggio in due competizioni, ma preferiamo gestire questa difficoltà, anche se sarebbe più facile giocare solamente in campionato».

Impressioni? Meglio non provarci, perché le polemiche potrebbero avvelenare le prossime settimane. Così Mago Mou cerca di analizzare la condizione delle sue stelle per decidere quella che potrebbe essere la formazione migliore. «Cercheremo di ribaltare il risultato bugiardo dell’andata, perché la squadra non meritava di perdere. Dobbiamo fare una grande partita per passare il turno».

Per farlo, però, occorre che Dybala, Abraham e Pellegrini possano dare il loro contributo, ma la domanda è: in che percentuale? «È dura – ammette l’allenatore portoghese –, non mi piace questa situazione. Io voglio andare a letto avendo già tutto chiaro in mente, ma non sarà così questa volta. Le decisioni finali su Pellegrini, Dybala e Abraham verranno prese domani mattina (oggi, ndr), sono in dubbio», facendo capire che schierare tre giocatori tutti insieme non sarà il massimo. Lo stesso vale anche per un Wijnaldum in crescita, per cui spende una frase non banale: «È un’opzione». A spingere la Roma ci sarà ancora una volta un Olimpico al 24° tutto esaurito, con la società che fa sapere come sia stata superata già domenica scorsa la quota del milione di spettatori complessivi.

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Così lo Special One, sapendo l’importanza che ha la gente, prova a scaldare il match anche sotto questo punto di vista. «Siamo abituati ad una Curva calda, che ci ha dato tanto l’anno scorso soprattutto in questo tipo di partita decisiva. Col Leicester, Bodo e Vitesse ha giocato con noi. Se i tifosi possono farlo ancora, aiuteranno l’inerzia, la dinamica e l’intensità della squadra. Sarà lo stadio che i tifosi vogliono e lo stadio che noi saremo capaci di creare».

Non è un caso che il vice capitano Mancini affermi: «Sarà una guerra, come all’andata. Ci sarà da lottare su ogni pallone e cercare di sbloccarla subito per portarsi la gente dietro. Certo, se la Roma riuscirà a passare il turno non è da tappezzare tutta la città per un ottavo di finale, ma la riteniamo importante perché vogliamo continuare il percorso in Europa League».

Parole misurate, che aprono uno squarcio su un futuro possibile, anche se quello che sta a cuore alla gente riguarda Mourinho. e se due giorni fa il ceo Berardi aveva azzardato ottimismo («sono convinto che resterà»), la risposta dell’allenatore portoghese è gelida: «È solo una sua intuizione, non ho scambiato nessuna parola con lui su questo tema». Non abbiamo dubbi. Proprio per questo traghettare i sogni europei fino alla primavera sarebbe il modo migliore per avere migliore cognizione del futuro. Ma per farlo contro il Salisburgo toccherà a Mago Mou tirare fuori dal cilindro una Roma mozartiana. Perciò, vietato steccare, please.

FOTO: Credit by Depositphotos.com

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