ULTIME NOTIZIE AS ROMA CAGLIARI OLIVEIRA – Cambiano le gerarchie sui rigori, cambia la classifica, ma per ora non il gioco. La sfida fra Roma e Cagliari, in fondo, si può raccontare anche così, con la santificazione del nuovo arrivato Sergio Oliveira che – scavalcando d’un balzo Veretout e Abraham – si procura il rigore e va a segnare dal dischetto il gol che decide una partita modesta, con i sardi che hanno il solido alibi degli 11 indisponibili e i giallorossi quello dei troppi errori sotto porta, scrive La Gazzetta dello Sport.
Grazie al portoghese, però, il connazionale Mourinho ritrova il sorriso, visto che i giallorossi, in attesa della Fiorentina, appaiano per adesso la Lazio al 6° posto. «Il primo rigorista era Pellegrini, ma si è fatto male – spiega Oliveira -. Ero la seconda scelta e ho segnato, ma sono soprattutto contento della vittoria. La Champions? Pensiamo a una partita alla volta».
Lo Special One punta subito sulle novità, con Maitland-Nils confermato sulla destra e, appunto, Oliveira leader di una mediana in cui – perso Pellegrini nel riscaldamento – è affiancato da Veretout, con Mkhitaryan che si dispone sulla trequarti per innescare soprattutto Zaniolo e Abraham, visto che a Felix viene chiesto tanto lavoro anche in copertura.
Mazzarri risponde provando a piazzare Pereiro sui piedi di Oliveira in avvio di azione e alzando la linea dei tre centrali per cercare un pressing a metà campo che porta poco frutto, costringendo spesso i difensori in inferiorità numerica. Inutile dire che i giallorossi negli spazi vanno a nozze, mettendo un po’ in difficoltà anche l’arbitro. Così tocca al Var “salvarlo” due volte.
La prima al 4’, quando concede e poi – dopo la revisione video – toglie un rigore per un presunto fallo di Carboni su Zaniolo; la seconda al 31’, quando Dalbert allarga il braccio per deviare un tiro di Sergio Oliveira. Altra “review” e stavolta è penalty, che il portoghese trasforma. In mezzo, non molto. Se si eccettua un tiretto di Felix e un colpo di testa di Abraham, entrambi parati da Cragno. Il Cagliari, molto ordinato, davanti è quasi non pervenuto.
La ripresa vede le squadre spezzate e tanti spazi, che sarebbero utili alla Roma e invece si trasformano in una serie di rimpianti. A turno Felix, Veretout, Zaniolo, Oliveira e Shomurodov sciupano tante ripartenze, spesso ben orchestrate da Mkhitaryan. Il Cagliari prova ad alzare il baricentro, però qualcosa di più si vede quando entra Nandez.
L’occasione migliore per i sardi, comunque, arriva al 40’ quando, su cross dell’uruguaiano, Pedro anticipa Mancini e costringe Rui Patricio a deviare il suo tiro sulla traversa, mentre al 49’ lo stesso Nandez non riesce a controllare a tu per tu col portiere portoghese. È l’ultimo graffio di un match che non sarà ricordato per lo spettacolo, ed è per questo è bello chiudere con l’esordio di Keramitsis, classe 2004. Forse saranno i giovani che miglioreranno il calcio.
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