Josè Mourinho

AS ROMA NEWS INFORTUNI – La Roma è sesta in classifica, ha due punti in meno rispetto allo scorso campionato e il cammino finora è stato molto incerto: sconfitte contro Udinese e Atalanta, pareggio con la peggiore Juventus degli ultimi dieci anni, vittorie contro Salernitana, Cremonese, Monza ed Empoli.

Come riferisce il Corriere dello Sport, Mourinho deve fare i conti con i soliti problemi del passato. Un attacco che segna pochissimo rispetto alle occasioni create e una lunga schiera di infortuni. Dall’inizio della stagione sono undici gli infortuni, ricadute incluse, di cui cinque di natura muscolare.

In pochi mesi Mourinho ha perso giocatori fondamentali, a cominciare da Wijnaldum che avrebbe dovuto dare una nuova impronta al centrocampo e al gioco della Roma. Ma l’olandese è ancora a Rotterdam con la gamba immobilizzata e non lo si rivedrà in campo prima del nuovo anno. Gli ultimi due infortuni, quelli di Dybala e Pellegrini, preoccupano l’allenatore, che non sa se potrà contare su di loro per la partita del 1° ottobre a San Siro contro l’Inter. I giocatori sono dalla sua parte, lo seguono a occhi chiusi su tutto, non ci sono crepe nello spogliatoio come in altre squadre. La preparazione svolta in estate è stata molto spinta. L’allenatore l’ha programmata per una partenza lanciata, per arrivare nelle prime posizioni alla sosta di due mesi tra novembre e gennaio. 

La situazione infortunati nella passata stagione era migliorata, anche grazie alle attenzioni che aveva riposto sulla questione Mourinho. Massima cura della prevenzione, allenamenti personalizzati, rigore nella dieta studiata da un nutrizionista e soprattutto una manutenzione dei campi di allenamento meticolosa, con un secondo manto erboso rifatto completamente dopo il primo che era stato ristrutturato completamente dai tempi di Fonseca. E un terzo che viene utilizzato a rotazione per “rigenerare” gli altri due.

Il club si relaziona anche con Sport e Salute per migliorare il terreno dell’Olimpico, che ultimamente ha evidenziato grandi criticità. Il campo è pieno di irregolarità e diventa pericoloso per i calciatori. Gli allenatori di Roma e Lazio se ne sono lamentati, l’ultimo in ordine di tempo è stato Sarri. Tra i giallorossi El Shaarawy e Kumbulla hanno riportato lesioni muscolari nella partita contro il Monza all’Olimpico, come all’Olimpico domenica hanno avvertito fastidi muscolari anche Dybala e Pellegrini.

I frutti del grande lavoro di prevenzione si sono visti poco finora. Molto dipende anche dall’elevato numero di partite giocate. Ma ci sono ancora molte cose da migliorare e la società è disponibile per qualsiasi cambiamento. Il centro sportivo di Trigoria sotto la guida dei Friedkin è completamente trasformato e ha recuperato centralità, tanto che gli uffici dell’Eur sono utilizzati ormai quasi esclusivamente dal marketing.

Nell’estate dello scorso anno i Friedkin hanno voluto come supervisore dell’area medico sportiva Carwyn Sharp, americano di fama mondiale in discipline sportive, ma sconosciuto nel calcio. Fisiologo dello sport, nutrizionista, analista delle prestazioni e allenatore, in realtà è un consulente che esprime il suo parere, ma che non è stabilmente a Trigoria. Potrebbe non restare ancora a lungo nel ruolo di consulente.

Così come potrebbero salutare presto anche l’olandese Max Van Den Doel, ex manager di Adidas, chiamato a dirigere il marketing e Ryan Norris, responsabile della parte multimediale, arrivato meno di un anno fa. Negli ultimi tempi a Trigoria tutto passa al vaglio di Danielle Silvester, giovane manager inglese. Segue l’agenda di Dan Friedkin a 360 gradi, non solo per la parte della Roma. Lei è stabilmente a Trigoria, anche quando il proprietario della Roma è all’estero per affari. Sa tutto e riferisce tutto. 



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