Pau Lopez

ULTIME NOTIZIE AS ROMA TORINO ATALANTA – Il recupero in un colpo solo di Spinazzola, Smalling, El Shaarawy e Kumbulla – con i primi due candidati a una maglia per Manchester United-Roma di giovedì prossimo – è la miglior notizia che potesse arrivare da Trigoria. Dal campo, purtroppo, nelle ultime due partite ne sono arrivate di peggiori, scrive il Corriere della Sera.

La più eclatante è che, tra Torino e Atalanta, la Roma ha subito 45 tiri verso la porta, 20 dei quali nello specchio. Per l’esattezza: 23 e 11 contro i granata, 22 e 9 giovedì sera all’Olimpico contro la Dea. La differenza dei risultati – sconfitta a Torino e pareggio con l’Atalanta – è dovuta alla maggior precisione degli attaccanti granata. In nessun altra partita di campionato la Roma aveva concesso così tanto all’avversario. Il numero massimo di tiri incassati era di 20 (14 nello specchio) in Roma-Milan 1-2 del 28 febbraio.

Il dato più preoccupante è la differenza tra tiri effettuati e tiri subiti. Contro il Milan c’era stato, tutto sommato, equilibrio: 17 tiri Roma e 20 Milan, 10 a 14 nello specchio della porta. Contro il Torino sono stati 9/23 e 4/11, contro l’Atalanta 14/22 e 3/9. Il dato contro i bergamaschi è stato però molto influenzato dall’espulsione di Gosens al 69’: il gol di Cristante e altre tre occasioni da gol (2 di Dzeko e una di Carles Perez) sono arrivate quando la Roma si è trovata in superiorità numerica.

Subire così tanti tiri a Manchester, contro una squadra che ha segnato 64 gol in Premier League, 15 in Champions e 10 in Europa League, vorrebbe dire condannarsi a sicura sconfitta. La Roma ha cambiato faccia rispetto a quella del campionato scorso, ma anche del girone di andata. Aspetta molto di più l’avversario, per cercare di colpirlo negli spazi.

Fonseca era partito con l’idea fissa del possesso palla e del «dominio» della partita ma adesso, soprattutto in Europa, è diventato una specie di contropiedista 2.0. L’importante sarà non farsi schiacciare troppo dallo United perché difficilmente Rashford, Bruno Fernandes o Cavani sbaglieranno quello che Ilicic, Muriel e Zapata hanno fallito giovedì sera all’Olimpico. Nelle ultime 5 gare di campionato la Roma ha effettuato più tiri dell’avversario solo una volta, contro il Bologna (14/11). È diventata, insomma, una squadra «avara».

La speranza è che Fonseca confermi la sua doppia anima tra Europa League e campionato. Nella fase a eliminazione diretta – contro Sporting Braga, Shakhtar Donetsk e Ajax – la Roma ha ottenuto 5 vittorie e un pareggio. Al contrario, in campionato, il cammino del portoghese nei confronti diretti è stato una Caporetto: 4 punti conquistati su 30 disponibili contro Inter, Milan, Atalanta, Napoli e Lazio, nemmeno una vittoria, tre sconfitte con tre o più gol di scarto (Napoli-Roma 4-0, Atalanta-Roma 4-1, Lazio-Roma 3-0). Il settimo posto in classifica si spiega anche così.



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