E se fosse la volta buona? Sono almeno quattro anni che Sabatini sta provando a portare Bruno Peres alla Roma e da venerdì notte è tornato a sperare. Lo aveva scovato in Brasile grazie alla segnalazione di un procuratore italiano, quando il terzino giocava nel Guaranì e la proprietà del cartellino era divisa fra Audax e Santos: ad agosto 2012 l’affare era praticamente fatto, ma saltò per banali dettagli e solo due estati dopo l’esterno è sbarcato in Italia, con la maglia del Torino.
Due stagione positive e in crescendo, la cura Ventura che lo ha migliorato difensivamente, con esperimenti positivi anche a sinistra, ora Bruno Peres è pronto per la Roma. Sembrava un obiettivo impossibile, visto che Cairo da un anno ha fissato il prezzo del cartellino a 20 milioni di euro dopo averne spesi poco più di 2 per comprarlo. Ma venerdì una telefonata ha riaperto il fronte, anche se l’input decisivo è arrivato qualche giorno prima a Trigoria, con la visita del nuovo ct azzurro: Ventura ha parlato con Spalletti di Bruno Peres e, magari, gli avrà tolto qualche dubbio sulle capacità del brasiliano di giocare anche in una linea a quattro.
E’ stato poi il Torino a far sapere a Sabatini che il terzino è sul mercato e si può trattare. Pare che il rapporto con Mihajlovic non sia decollato e il serbo ha convinto il suo presidente a presentare un’offerta per De Silvestri alla Samp. In rosa c’è anche Zappacosta, quindi Peres rischia di finire in panchina e svalutarsi, anche se ieri – ma solo per mancanza di alternative – ha giocato titolare in Coppa Italia contro il Pro Vercelli segnando anche un gran gol.
Fiutata l’occasione, il diesse giallorosso ha messo da parte tutti gli altri obiettivi per quel ruolo (Manquillo, Pavard, Janmaat e Debuchy) e ha presentato un proposta scritta a Cairo da quasi 15 milioni di euro. La Roma è disposta a prendere l’esterno in prestito con obbligo di riscatto, pagando subito 3 milioni, versandone altri 9 circa tra un anno e aggiungendo 1-2 milioni di bonus. La distanza non è così ampia, il Torino ora ne chiede 18 totali, ma con Cairo non è mai facile trattare al ribasso. Per questo attorno alla trattativa aleggia cautela. Sabatini ha messo subito le cose in chiaro: non intende “fare il prezzo di Bruno Peres” per altre società, quindi nessuna asta. O si chiude a breve, anche se non necessariamente entro martedì (termine ultimo per iscrivere il giocatore alla lista per il playoff di Champions) oppure non se ne fa nulla. Il procuratore de terzino è stato informato della trattativa e aspetta che i club si accordino. A quel punto non sarebbe un problema trovare un’intesa sul contratto. A dire il vero già c’è, visto che l’anno scorso Peres aveva accettato in quinquennale da 1,3 milioni netti proposto dalla Roma. Dodici mesi dopo, basta un ritocco per la fumata bianca.
Se arrivasse il terzino, Florenzi potrebbe diventare un utilissimo jolly da schierare anche a centrocampo. Si spiega così l’attendismo su Diawara, che resta nel mirino anche di Napoli e Aston Villa. L’africano del Bologna non sarebbe peraltro il sostituto naturale di Paredes, altro elemento chiave nelle strategie di Trigoria. Se qualcuno offrirà 20 milioni l’argentino saluterà, ma finora non è successo.
(Il Tempo – A. Austini)
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