CALCIOMERCATO AS ROMA ANGELINO BALDANZI – Cambia l’allenatore e con lui il modulo e anche le linee direttrici che ispirano i pensieri di mercato. Con un vincolo dal quale non si deroga: la lista è piena, perché un calciatore entri un altro deve uscire. A meno che… non sia nato dal 1° gennaio 2001 in poi: e questo distinguo servirà, scrive il Corriere dello Sport.
Intanto il dg della Fiorentina Barone congela Belotti-Ikoné, lo scambio che non dispiacerebbe anche ai viola ma che li spaventa un po’ per lo squilibrio tra i due stipendi. E allora: riflettori sulla fascia sinistra, in difesa e in attacco. Se la linea della retroguardia si estende e diventa a 4, adattamenti a parte, serve un terzino sinistro. Dopo aver sondato Bakker, con poca convinzione sul rapporto qualità-prezzo, Tiago Pinto ora ha in pugno José Angel Esmoris Tasende, Angeliño, lo spagnolo del Lipsia in prestito al Galatasaray, intenzionato a rispedirlo al club tedesco. Per lui la Roma deve creare lo spazio cedendo un giocatore della lista.
La storia del terzino con i turchi è curiosa: titolare in tutte le gare di Champions, fuori dai convocati invece in campionato da ottobre in poi. Questo per non far scattare le 20 presenze stagionali che avrebbero reso obbligatorio il riscatto a 6 milioni: è arrivato a 19, da lì il gong.
La Roma ha intavolato la trattativa con il Lipsia, il giocatore ha messo in standby tutti gli altri interessamenti (Torino in primis). L’accordo tra giallorossi e Angeliño è totale, sta arrivando anche quello tra i due club: ieri si è lavorato in tal senso. Pinto vorrebbe l’esterno con la formula del prestito con diritto di riscatto a 5 milioni, il Lipsia punta a un obbligo (il contratto del ragazzo scadrà nel giugno 2025): ormai distanze azzerate e con il via libera le visite arriveranno a breve.
Cresciuto nel Manchester City, dove quando arrivò nel 2016 Guardiola lo portò in prima squadra facendolo esordire in FA Cup, lo spagnolo ha girato tanta Europa e nel PSV ha giocato assieme a Lozano e Dumfries, entrambi approdati poi in Serie A (il messicano dal Napoli è ritornato a Eindhoven). Nel gennaio 2020 è arrivato al Lipsia, club in cui con lui nel 2020-2021 c’era anche l’ex giallorosso Justin Kluivert. Angeliño ha spunto, cross e dribbling: è uno che va.
Poi c’è l’Idea con la i maiuscola, che a diventare obiettivo e inizio di trattativa in poche ore, ci ha messo un attimo: un nome e un cognome, Tommaso Baldanzi. Se riuscisse sarebbe un colpetto mica da niente da regalare a Daniele De Rossi per l’abito di gioco che avrebbe intenzione di cucire sulla sua Roma. Baldanzi è stato nel mirino di diverse big della Serie A, senza mai affondare il colpo perché l’Empoli era perplesso all’idea di cederlo fino a un anno fa. Poi, l’estate scorsa, è arrivata la Fiorentina, con i suoi 15 milioni più 3 di bonus e un giocatore: sembrava l’offerta giusta, alla fine non se ne è fatto nulla.
Parliamoci chiaro, l’operazione non è semplice, ma la Roma vuole farla: oggi la richiesta dell’Empoli è di 15 milioni e per la Roma è uno scoglio significativo. Però qualcosa si sta muovendo e Pinto è arrivato a Milano per toccare con mano: il giocatore piace da sempre al gm uscente, ha l’avallo pieno di De Rossi, come tassello di una nuova progettualità sarebbe perfetto nel solco della Roma che sta nascendo, meno grandi firme a rischio usura e più giovani con il pedigree. Attenzione poi: il fantasista dell’Empoli è un 2003, significa che per lui non va liberato un posto in lista, può essere tesserato liberamente (andare a inizio articolo: i nati dal 1° gennaio 2001 in poi…).
Baldanzi è nazionale Under 21 e in azzurro fa l’esterno a sinistra nel 4-3-3, il modulo che Daniele De Rossi (in emergenza) ha scelto contro il Verona. Era sì emergenza, ma la difesa a 4 fa parte della formazione mentale del tecnico a cui la Roma ha affidato il post Mourinho (occhio a considerarlo semplice traghettatore: ha detto che se la giocherà con tutto se stesso).
Il terzo a sinistra in attacco è il ruolo in cui ha giocato El Shaarawy sabato scorso, quello in cui DDR ora può vedere anche Zalewski. Non significa necessariamente individuare in questi due calciatori i possibili indiziati in uscita (anche se il nazionale polacco ha estimatori in Premier).
In tutto questo l’Empoli ha negato nel pomeriggio trattative, offerte, perché a Trigoria il giro per avviare l’operazione lo hanno preso da un altro verso. Ma i dati di fatto sono due: il club toscano sa benissimo che alla Roma la stellina di Poggibonsi piace, come sa che nel modulo di Nicola, Baldanzi potrebbe ritrovarsi un po’ ingabbiato e sacrificato. E il rischio di veder svilire ancora il patrimonio diventerebbe più alto.
In più il club giallorosso ha giocatori che gli azzurri conoscono e apprezzano molto: Pagano, Pisilli, Joao Costa (a segno ieri a Riyad). L’ipotesi più accreditata di formula è prestito oneroso con obbligo di riscatto. In questo caso cedere dunque non servirebbe a comprare, ma a creare cassa e risorse: che a Trigoria non guasta mai.
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