Houssem Aouar

AS ROMA NEWS AOUAR – Il gioco delle coppie comincia qui, a un passo dall’Oceano, dove Albufeira ribolle di turismo e i tifosi della Roma si contano sulle dita di una mano. Il centrocampo di Mou prende forma, anche se manca una pedina, un Sanches (in buone condizioni, però). Uno Wijnaldum più sano, cosa che non è accaduta con l’olandese. E i problemi dello scorso anno sono cominciati proprio lì, dalla frattura della tibia di Gini, quando l’estate doveva ancora finire e tutto doveva cominciare, tra sogni e speranze, scrive Il Messaggero.

E’ successo che Cristante e Matic dovevano essere l’uno alternativa dell’altro e invece sono diventati una coppia, che ha mostrato qualche limite. E’ successo che Lorenzo Pellegrini spesso si sia dovuto abbassare in soccorso della mediana, quando le sue caratteristiche lo portano ad essere più letale se ha la possibilità di stare più vicino alla porta. E’ successo, e qui almeno c’è il risvolto positivo, che Mou si sia dovuto inventare un bambino, Bove, che oggi è fisso in prima squadra e lo scorso anno è stato determinate in più di un’occasione, giocando da titolare in stagione 13 partite su 33.

E’ successo, insomma, che la Roma, nel cuore del gioco è apparsa spesso corta (come rosa) e prevedibile (nel gioco). Mou cercava un cambio di passo e spera di trovarlo in Houssem Aouar, per ora nuovo del reparto, che ha cominciato subito la preparazione con la squadra, già dal 10 luglio a Trigoria. Ora è qui in Algarve e si fa largo, utile in mediana e sulla trequarti. Già parla l’italiano e sembra essersi perfettamente calato nella parte.

Lui è l’alternativa a Pellegrini ma con il capitano può fare anche coppia, e torniamo al gioco di cui sopra: come Lorenzo è capace di sdoppiarsi e come Lorenzo sa calciare le punizioni, dirette e indirette e, numeri alla mano, sappiamo quanto siano state decisive in questi due anni e quanto serviranno in futuro. Il franco algerino cerca continuità, che aveva perso negli ultimi tempi per via di qualche infortunio di troppo. La Roma lo perderà in gennaio, per via della Coppa d’Africa che disputerà con l’Algeria. Anche per questi motivi, cinque centrocampisti non bastano.

Matic, 35 anni il prossimo 1 agosto, potrà essere gestito, garantendo una maggiore forza e qualità in meno partite: lo scorso anno, vista l’emergenza, ne ha giocate 50, in Europa 13, e tutte da titolare, in campionato 35 di cui sedici dall’inizio, mentre in Coppa Italia due presenze di cui una nell’undici iniziale. In Portogallo Mou ha portato altri due bambini, in attesa che si blocchi la situazione in entrata, e sono Niccolò Pisilli e Riccardo Pagano, entrambi classe 2004.

Con l’arrivo di un altro di ruolo, probabilmente i due ragazzi considerati solo in caso di emergenza. Un ruolo centrale ce lo avrà sicuramente Pellegrini, che sulla carta avrà più spazio per giocare da trequartista. Il modulo di Mou balla tra il 3-5-2 e il 3-4-2-1, nei quali Dybala si sdoppia come attaccante o rifinitore-goleador, mentre Lorenzo si immerge nel doppio compito di mezz’ala e trequartista. Insomma, le opzioni sono molteplice: o l’argentino e il capitano dietro una punta, oppure Aouar al posto del “7” o della Joya. Cristante di partite ne giocherà tante, come spesso gli è capitato. Più al posto di Matic che con lui. Stavolta si può.



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