Arrivano i difensori. La Roma ha messo le mani su Juan Jesus, sarà lui (salvo imprevisti) il primo centrale ad affiancare Manolas. Difficilmente a spostarsi da Riscone, dove si allena con l’Inter, a Pinzolo, ma un posto per lui è già prenotato sull’aereo che porterà la squadra il 23 verso la tournée americana.
C’è l’accordo tra le società per una valutazione complessiva di 10 milioni di euro, 2 da pagare subito come prestito oneroso, il resto per il riscatto obbligatorio. La conferma arriva dal ds nerazzurro Ausilio: «Ci sono contatti con la Roma, non posso negarlo». Il brasiliano ha detto sì da tempo ai giallorossi, convinto dal procuratore Calenda. Fosse dipeso dal ragazzo, sarebbe arrivato nella Capitale già da un paio di sessioni di mercato visto che nell’Inter ha perso via via minutaggio (quest’anno 23 presenze complessive), fiducia e stimoli.
Classe ’91, sbarcato in Italia nel 2012, da ragazzino in Brasile sembrava un predestinato: giocando nell’Internacional, lo stesso club di Falcao e Alisson, si era conquistato un posto fisso in tutte le nazionali giovanili fino a strappare la convocazione in Seleçao a 21 anni. Ora Spalletti è pronto a rilanciarlo: il tecnico voleva un mancino e verrà accontentato, inoltre Juan Jesus gli regalerà un’opzione in più sulla fascia sinistra. Visto che Rudiger tornerà non prima di novembre, la Roma vuole un altro centrale affidabile: Nacho è il preferito. Il suo agente spagnolo ha convinto il Real Madrid a cederlo in prestito con diritto di riscatto e già domani è atteso in Italia per trattare con Sabatini. Juan Jesus più Nacho, un doppio affare difficile ma non impossibile.
«Stiamo lavorando per completare in tempi relativamente brevi il reparto difensivo» ha confermato a Roma Radio da Pinzolo il dg Baldissoni, che oggi torna nella Capitale per impegni legati al nuovo stadio. Lo aspettano un Sabatini di nuovo operativo e supportato dal vice Massara per fare un punto sulle diverse operazioni che comprendono anche l’acquisto di un terzino destro fra le priorità. Praticamente sfumato Zabaleta, si valutano diversi profili tra cui Widmer, Zappacosta e Manquillo.
E il resto degli acquisti? «Il mercato termina il 31 agosto – ha sottolineato Baldissoni – ogni anno può proporre opportunità e valutazioni, saranno colte se capiteranno più avanti». Fra queste c’è Diawara, in rottura totale con il Bologna: la Roma è alla finestra senza interferire nel rapporto tra il ragazzo e il club emiliano, con cui i rapporti sono ottimi.
Difesa a parte, saranno le cessioni a determinare il budget per gli eventuali altri rinforzi. Un’uscita che sembrava certa ieri si è invece arrestata: Ljajic ha rifiutato sia il Torino che il Celta Vigo. I due club hanno l’accordo con la Roma per acquistarlo a circa 7-8 milioni e sono arrivati ad offrirne 2 all’anno al serbo. Ma le discussioni sulla clausola rescissoria da apporre sul contratto, una guerra intestina fra procuratori e, soprattutto, la possibilità di inserimento di altri club (Milan su tutti) hanno portato Ljajic a prendere ulteriore tempo stoppando le trattative. Mihajlovic l’ha presa malissimo, si racconta di una telefonata «bollente» fra i due serbi. La Roma ha convocato Ljajic per un confronto ma ha deciso di non mandarlo in ritiro a Pinzolo.
E Iago Falque? Si sta allenando in Spagna, dovrebbe finire comunque in prestito al Torino, anche se ora vanno ridiscussi i numeri dell’operazione slegata da Ljajic. Ai dettagli, invece, la cessione di Sanabria al Betis Siviglia per circa 7.5 milioni più il 50% della futura rivendita e il diritto di riacquisto a favore della Roma. Aspettando offerte per Paredes, Ponce è pronto a seguire le orme di Sanabria a Gijon. Zukanovic e Gyomber ballano tra Atalanta e Palermo, il Pescara paga Crescenzi 300mila euro e si è accordato per un triennale, Capradossi è a un passo dal Cesena, Di Mariano verso Novara.
(Il Tempo – A. Austini)
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