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Rassegna stampa

Roma, asse con la Premier. Smalling, Florenzi, Diawara & Co.: che intrecci british

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CALCIOMERCATO ROMA SMALLING – L’asse tra Roma e Londra era forte prima (e non solo per la presenza di Franco Baldini) e sarà forte in futuro, visto che sembra che i Friedkin vogliano mantenere una forte base anche in Inghilterra. Dalla scrivania al campo, anche adesso le telefonate e i contatti tra Trigoria e la City sono molto caldi.

Il nome più noto, chiaramente, è quello di Chris Smalling, che però è a Manchester (ma l’intermediario che si occupa della trattativa era segnalato a Londra nei giorni scorsi), ma il centrale inglese non è l’unico. C’è Diawara, che piace sempre – e tanto – all’Arsenal, c’è Florenzi, che in Premier andrebbe ma solo in un top club (e sull’Everton ha tanti dubbi) e c’è Jorginho, che nelle analisi di mercato compare sempre poco, ma in realtà potrebbe tornare in Italia e la Roma gli sarebbe gradita.

Senza dubbio, con Juan Jesus vicino al Genoa nonostante continui a postare foto con la maglia della Roma e Fazio sempre più tentato da un ritorno in Spagna (a breve sarà papà per la seconda volta), la Roma ha bisogno di intervenire sul mercato dei centrali in modo importante. Al momento i titolari sono Mancini e Ibanez, troppo poco se Fonseca vorrà continuare con la difesa a tre.

Smalling è sempre la prima scelta: i contatti sulla rotta Roma-United continuano, con gli inglesi che chiedono sempre 20 milioni e la Roma che non si muove dai 17, magari dilazionati. Il giocatore piace in Italia e in Premier, non è così sicuro di voler restare a Manchester dopo che lo scorso anno era considerato finito, ma per adesso non ha rotto definitivamente con i Red Devils. Un’altra alternativa, che col passare delle ore prende sempre più piede, porta sempre a Londra: piace Papastathopoulos dell’Arsenal, costo accessibile e tanta esperienza.

Non ha rotto con il Chelsea neppure Jorginho, che però tornerebbe volentieri in Italia. A Fonseca piace per la sua personalità e la sua capacità di palleggio, ma al momento non è una pista calda perché prima di pensare ad un investimento importante la Roma deve prima cedere Diawara. Non Veretout, che invece per il tecnico, nonostante la corte del Napoli, è un punto fermo. Non è invece un punto fermo, da quando a gennaio è andato al Valencia in prestito lasciando la fascia da capitano, Alessandro Florenzi.

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Vorrebbe restare in Italia (all’Atalanta?), ma è disposto anche ad aprire a soluzioni inglesi e spagnole: Ancelotti lo vorrebbe all’Everton, club non tra quelli di prima fascia – che Florenzi considererebbe a occhi chiusi -, ma l’ex allenatore del Napoli punta sul rapporto diretto con il giocatore per convincerlo ad accettare Goodison Park.

Stesso discorso si può fare con la Spagna e il Siviglia, recente vincitore dell’Europa League e che come direttore sportivo ha una (recente) vecchia conoscenza come Monchi, che conosce personalmente Florenzi e spera di riportarlo in Liga dopo la stagione a Valencia iniziata a gennaio, interrotta dal lockdown e ripresa in estate come la Serie A. Discorso portiere: Robin Olsen può andare in prestito al Celtic, la Roma accetterebbe volentieri, ma vorrebbe che il club scozzese contribuisse al pagamento dello stipendio. Patrik Schick, invece, sembra vicino al ritorno in Bundesliga: lo attende il Bayer Leverkusen.

(Gazzetta dello Sport)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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