Rassegna stampa
Roma, ballottaggio per la porta. Dzeko sa come si fa a Bergamo: è già a quota 3
ULTIME NOTIZIE AS ROMA ATALANTA DZEKO – Contro il Torino non ha disputato la migliore delle sue partite con la maglia della Roma, ma Edin Dzeko resta un punto di riferimento per Paulo Fonseca. Oggi pomeriggio a Bergamo toccherà ancora a lui guidare l’attacco contro l’Atalanta, probabilmente assistito dagli altri due senatori della squadra, cioè Pedro e Mkhitaryan.
Il fatto che il bosniaco venga messo in discussione dopo ogni gara in cui non segna, nonostante con 111 reti sia sul terzo gradino del podio dei marcatori romanisti di tutti i tempi insieme con Amedeo Amadei e alla spalle di Totti e Pruzzo, resta un mistero. «Edin sta molto bene – lo difende Fonseca – ha segnato 4 volte, ma ha partecipato a tanti gol. È importante che lavori per la squadra e lo ha sempre fatto». La media di 4 reti in 9 gare di campionato è in linea con i suoi standard, ma oggi proverà ad alzarla contro un’avversaria a cui ha già fatto gol 5 volte con la Roma: 3 a Bergamo nelle ultime due trasferte che però hanno portato solo un punto.
Il tecnico portoghese non ha dato grosse indicazioni di formazione, anche se i cambi rispetto alla gara contro il Torino saranno al massimo tre. In porta il dubbio più grande: Mirante ha recuperato e Pau Lopez contro il Torino non ha entusiasmato. In difesa confermati Smalling, Mancini e Ibanez; in mezzo al campo, al fianco di Veretout, scalerà Pellegrini (che ha avuto un risentimento alla caviglia ma stringerà i denti), con Spinazzola e il rientrante Karsdorp esterni. L’olandese avrebbe potuto giocare questa gara con la maglia nerazzurra, ma in estate ha rifiutato il trasferimento a Bergamo.
Nel suo ruolo, a gennaio, può arrivare un rinforzo: Bryan Reynolds, classe 2001, di proprietà del Dallas FC per cui la Roma ha offerto 7.5 milioni. Sarebbe il secondo calciatore nordamericano in giallorosso dopo Bradley, arrivato nel 2012. Un’operazione fortemente voluta da Ryan Friedkin: il valore tecnico non è in dubbio, il ritorno d’immagine negli Stati Uniti nemmeno.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA