Cinica Roma. Le basta un tiro in porta – o poco più – per tornare a casa con una vittoria che pesa e che le consente di ipotecare il passaggio ai quarti di finale di Conference League, competizione che la vede sempre più tra le candidate al successo finale, scrive il Corriere dello Sport. E’ bastato un gran gol di Sergio Oliveira nel finale del recupero del primo tempo. Ancora una volta Rui Patricio ha mantenuto la porta inviolata e nei primi 45 minuti ha salvato la Roma con un paio di interventi.
La Roma ha sbagliato l’approccio e l’inizio è stato tutto del Vitesse, con la squadra giallorossa che si è fatta cogliere di sorpresa dal ritmo arrembante dei padroni di casa. Già all’8’ gli olandesi hanno avuto una grande occasione, con Openda che da pochi passi su cross di Wittek ha trovato subito Rui Patricio in vena di prodezze. Al 14’ l’arbitro ha annullato un gol a Grbic per chiaro fuorigioco, ma la Roma ha continuato a farsi mettere all’angolo, come un pugile suonato. Ha faticato a uscire dalla metà campo e al 22’ è arrivato un altro campanello d’allarme, con Domgjoni pericoloso a tu per tu con Rui Patricio.
Mourinho ci ha messo un po’ a scuotere la squadra, Abraham e Zaniolo sono rimasti troppo isolati, Mkhitaryan da trequartista non è riuscito a tenere vicini i reparti. La Roma ha dovuto aspettare la fine del primo tempo per riordinare le idee. Il terreno di gioco in condizioni disastrose ha reso difficoltoso l’equilibrio dei giocatori in campo. Rui Patricio, uno dei migliori, al 34’ ha regalato un pallone dentro l’area a Grbic, Openda tutto libero a pochi passi dalla porta ha calciato alla stelle. Scampato il pericolo la Roma ha avuto una reazione d’orgoglio.
La prima occasione è arrivata solo al 42’, con un tiro di Abraham uscito di poco con la deviazione di Houwen. La Roma è uscita dal torpore, Mkhitaryan è avanzato di dieci metri e ha cominciato a distribuire palloni. Sui calci d’angolo la squadra giallorossa è riuscita a sfruttare i centimetri anche in campionato e nei due corner consecutivi ha beffato il Vitesse.
Dopo l’occasione di Abraham, allo scadere del minuto di recupero è arrivato il gol. Veretout ha calciato dalla bandierina, Viña ha calciato sporco in porta, Zaniolo ha appoggiato per Sergio Oliveira, che da dentro l’area ha trovato l’incrocio dei pali. Subito dopo i giocatori della Roma sono tornati negli spogliatoi con… il passamontagna. Risultato bugiardo, con gli olandesi imbufaliti.
Mourinho ha fatto tre cambi nell’intervallo, lasciando sotto la doccia Maitland-Niles, Veretout e Viña. La Roma nella ripresa è sembrata più equilibrata, ha gestito la gara, ha rischiato di meno. Con il passare dei minuti l’ingresso in campo di Pellegrini al posto di Zaniolo, ha permesso all’allenatore di passare al 3-4-2-1.
Il capitano è entrato bene in partita, ha creato occasioni. Negli ultimi minuti la Roma è rimasta in dieci per l’espulsione di Sergio Oliveira (il secondo cartellino giallo è sembrato esagerato) ma ha sempre avuto il controllo della partita. Il Vitesse è andato all’assalto nel finale, ma non ha mai creato grossi pericoli. Ora la qualificazione è più vicina e Mourinho a fine partita ha detto che ci sono molte avversarie che possono insidiare la Roma nel successo finale. Ma vincere partite come questa aiuta a diventare grandi.
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