Andrea Belotti

AS ROMA NEWS SALERNITANA BELOTTI – Tre gol di cui uno annullato. Forse non la immaginava nemmeno lui una prima di campionato del genere dopo la stagione disastrosa dello scorso anno. Andrea Belotti giura di essere tornato quello che era e la doppietta segnata alla Salernitana è figlia del suo stato di forma, scrive Il Messaggero.

Il gol in Serie A mancava da un anno tre mesi e 21 giorni (Torino-Empoli del 1° maggio 2022), praticamente un’eternità per un attaccante. Ma soprattutto per il Gallo che in carriera è sempre stato abituato a frantumare i suoi record. L’urlo liberatorio durante l’esultanza è il segnale che qualcosa è cambiato, che sta bene e che vuole diventare una garanzia per José Mourinho.

Anche se presto arriverà un altro attaccante per dare respiro al reparto: «Chiunque sia dovrà essere pronto ad aiutare la squadra». Parla da leader il Gallo, quello che sarebbe voluto essere lo scorso anno, ma una preparazione atletica praticamente nulla e gli infortuni (ha giocato anche con una costola rotta) lo hanno frenato: «Non sono mai stato al top. Quest’anno ho fatto tutta la preparazione senza intoppi e quando mi sento al cento per cento sono di grande aiuto. Mi mancava essere me stesso».

Peccato che la sua doppietta non sia bastata alla Roma per incassare i primi tre punti della stagione: «C’è grande rammarico. Quando pareggi in casa davanti ai tuoi tifosi non è mai un bel risultato. C’è tanto da lavorare, perché le partite vanno vinte soprattutto quando si gioca in casa».

Insomma, il Gallo è tornato a cantare con due gol dedicati alle figlie Vittoria e Benedetta (dopo aver segnato ha baciato i tatuaggi a loro dedicati), davanti ad oltre 60 mila tifosi. Il primo sotto la Curva nord, l’altro sotto la Sud, ha preso a sportellate gli avversari, Fazio gli ha anche rifilato una manata e sul finale gli è stato negato un rigore. Mourinho non lo ha sostituito, perché fino all’ultimo avrebbe potuto cambiare le sorti della partita.

Meno esplosivo, ma comunque utile Aouar alla sua gara d’esordio in Serie A: «È un nuovo calcio che devo imparare a conoscere. L’anno scorso è stato complicato per me, ho bisogno di tempo per migliorare anche fisicamente, ma credo dopo questa partita sono fiducioso». I mezzi tecnici ci sono, le capacità innescare le azioni d’attacco pure. Lo ha dimostrato durante la pre-season con alcune verticalizzazioni precise al millimetro. Nessuna paura della concorrenza: «Avere tanti grandi giocatori è un vantaggio e non è un limite».



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