Leonardo Bonucci

CALCIOMERCATO AS ROMA BONUCCI – C’è più di un motivo che porta Leonardo Bonucci verso Roma e la Roma: bisogna leggere il presente e interpretare il futuro. Le ragioni di una scelta si mescolano e formano quello che per lui è il puzzle perfetto: il difensore centrale ex Juve sente che vestire la maglia giallorossa oggi sarebbe la scelta migliore, scrive il Corriere dello Sport.

E la spiegazione è tecnica, con uno sguardo a quello che sarà il prossimo step della carriera, uscire dal campo e sedersi in panchina per iniziare il percorso come allenatore. Poi ci sono le vicende di famiglia: rientrare in Italia avrebbe un valore anche per quello, perché moglie e figli non si sono mossi da Torino (dove peraltro resteranno). La sfera tecnica e quella professionale hanno senza dubbio un uomo al centro: José Mourinho.

Il calciatore è infatti molto affascinato dall’idea di lavorare con lo Special One, e non solo per motivi legati alla sfera tecnica: a Bonucci piace molto il modo in cui il portoghese lavora a livello comunicativo, all’interno e all’esterno. Lo ritiene un vero maestro di comunicazione e questo è un tesoro che vuole portare nel suo percorso da allenatore, che vede comunque prossimo. Bonucci si è già confrontato con Mourinho ed è pronto a vivere l’avventura che per lui corrisponderebbe ad una sorta di Master alla corte di José.

La giornata di ieri è stata in ogni caso interlocutoria. Sulla scrivania di Tiago Pinto sono arrivate altre candidature: i buoni rapporti con il West Ham hanno permesso di esaminare di nuovo il nome di Kehrer e risulta un sondaggio per il giovane difensore di proprietà della Juve Huijsen, che però è stato da tempo promesso al Frosinone di Di Francesco.

L’entourage del centrale 36enne, nel frattempo, ha riparlato con l’Union Berlino per la rescissione che comporterà la rinuncia ad un mese di stipendio, mentre il contratto discusso dalle parti prevede un accordo fino a giugno da circa 800.000 euro, senza vincoli o opzioni del caso.

Bonucci è super stimolato a dare il massimo in questi sei mesi e ritiene che l’esperienza giallorossa nel suo percorso di tecnico possa essere formativa due volte: come calciatore e, appunto, come prossimo allenatore. Certo, è consapevole di aver diviso e acceso la tifoseria per la sua fede juventina. Ma è pronto a smentire anche i più scettici e a reggere tutte le critiche.



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