Gli screzi in allenamento con i compagni a Pinzolo? Un dettaglio. C’è ben altro attorno a Manolas, che confonde i pensieri del difensore e agita di riflesso la Roma. Tutto nasce dalla «famosa» clausola secondo la quale all’Olympiacos spetterebbe il 50% dell’incasso di una ipotetica cessione entro fine agosto. Dal 1° settembre in poi, invece, la Roma si porterà a casa l’intero gruzzolo quando deciderà di venderlo. E allora il club di Atene si è attivato per «movimentare» la situazione il più in fretta possibile, facendo leva su tutti gli strumenti possibili. A cominciare da Mino Raiola, procuratore legatissimo al proprietario dell’Olympiacos, Evangelos Marinakis, che a giugno del 2015 è stato travolto da uno scandalo in Grecia: squalificato a vita dal calcio nonché accusato di associazione a delinquere, frode, corruzione e alterazione del risultato di diverse partite.
Se un anno fa Raiola è stato protagonista del passaggio di Manolas alla Roma, pur non gestendo la procura del ragazzo, ora, su input dell’Olympiacos, si è messo alla caccia di nuovi acquirenti. Il difensore ha mercato in Premier e il Chelsea di Conte gli avrebbe proposto uno stipendio da 4 milioni netti, oltre a stanziarne 32 per il cartellino: 16 andrebbero ai greci, molto probabilmente una fetta di quella percentuale spetterebbe a Raiola e, chissà, anche a Manolas. Da qui si spiega la voglia del difensore di lasciare Trigoria. La Roma ha capito per tempo il “giochetto”, è piuttosto irritata , ma continua a far muro. Sabatini non ha intenzione di vendere Kostas in questa sessione di mercato, Spalletti stesso lo ha ribadito ed entrambi hanno parlato con il ragazzo. Nel frattempo la società cerca di calmare le acque con un ritocco dello stipendio, al momento rifiutato dal giocatore.
La logica vuole che se la Roma riuscirà a «resistere», poi a settembre Manolas sarà il primo a bussare la porta per ottenere l’aumento. Di come e quando separarsi se ne riparlerà da gennaio 2017 in poi. Intanto Sabatini ieri è rimasto un’altra giornata a Milano. Mentre su Nacho manca solo l’ok finale del Real e il difensore raggiungerà i nuovi compagni tra Usa e Canada, resta in fase di stallo la trattativa con l’Arsenal per Szczesny. Spalletti si sente tutelato da Alisson, la Roma non ha fretta e per ora trattiene Skorupski. Lunedì sera Sabatini ha cenato con Fenucci: col Bologna resta in piedi l’affare Diawara, i giallorossi lo prenderebbero in prestito pagando 5 milioni subito e un’altra decina la prossima estate, mentre l’africano non ha alcuna intenzione di presentarsi agli allenamenti del Bologna. Sarà Paredes eventualmente a fargli posto nella rosa di Spalletti: si attendono offerte da 15 milioni dopo quelle ritenute non idonee di Zenit, Rubin, Schalke e Shakhtar. Partirà prima di lui Zukanovic in direzione Bergamo: prestito oneroso con diritto di riscatto all’Atalanta. Gyomber è vicino al Pescara, Ponce va a Gijon, sul baby Marchizza ci sono Pro Vercelli, Avellino e Latina.
(Il Tempo – A. Austini)
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