La buona notizia è che Karsdorp entro la fine di questa settimana riprenderà a correre e anche se la luce in fondo al tunnel non si vede ancora: il ginocchio è clinicamente guarito, ma solo dopo aver aumentato i carichi e visto come risponderà l’articolazione, staff medico e tecnico potranno sbilanciarsi sul rientro in campo. Quella cattiva, o che almeno lascia qualche perplessità, è che nelle due amichevoli spagnole il processo di crescita di Bruno Peres sembra essersi interrotto, ma il brasiliano è un punto fermo di questa strada: non per scelta, ma per necessità, giocherà titolare contro Atalanta, Inter e nell’esordio di Champions.
La speranza di Di Francesco, che di Peres fin dal primo giorno di ritiro a Pinzolo ha sempre apprezzato la disponibilità a calarsi in un ruolo che non gli va così tanto a genio (terzino nella difesa a 4) è che il rendimento offensivo torni ad essere quello dei tempi del Torino, in modo che possa far dimenticare le amnesie difensive. Se dovesse dare risposte convincenti, Monchi sarà ben contento di lasciarlo a Trigoria, in attesa dei rientri di Karsdorp e Florenzi. Altrimenti, l’idea di un addio dopo un solo anno di Roma negli ultimi giorni di mercato diventerebbe davvero concreta.
(Gazzetta dello Sport)
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