Digerito (forse…) il panettone, è tempo di ricominciare a pensare al campionato. Che, in attesa di tornare protagonista in campo con gli anticipi del 7 gennaio, lo sta già facendo fuori dal rettangolo di gioco grazie alle indiscrezioni, alle notizie e anche ai bluff di mercato, che ufficialmente (ri)aprirà i battenti il 3 gennaio. Non c’è squadra che, al di là della posizione in classifica, non abbia necessità o voglia di ritoccare in meglio la propria rosa. Ecco perché fino al 31 gennaio, giorno dello stop alle operazioni, ci sarà da divertirsi e, vedrete, tutti alla fine saranno convinti di aver operato al meglio. Il torneo, almeno per quanto riguarda il girone d’andata, ha emesso da tempo il suo verdetto, con la Juventus campione d’inverno con due turni d’anticipo. Una Juve che ha poi perso – ai rigori – la finale di Supercoppa ai danni del Milan, esaltando le speranze di tutte le sue rivali: la squadra di Max Allegri, quindi, non è così invincibile, ecco il pensiero comune dopo il ko bianconero di Doha. Come se il potenziale +7 sulla seconda in classifica, la Roma non contasse (più) nulla. In realtà, la faccenda è complessivamente un po’ diversa: la Juventus ha quattro punti di vantaggio sulla Roma, nonostante una gara in meno, e tre sconfitte sul groppone. Questo vuol dire che non sono tanto i bianconeri ad essere forti quanto i loro rivali ad andare piano. La stessa Roma guida il gruppo delle inseguitrici con 4 sconfitte in 18 partite: troppe, ne converrete. E il campionato, ancora una volta, sta confermando una vecchia regola italiana, cioè che comandano le migliori difese, non i migliori attacchi. La Juventus ha incassato meno reti di tutte, 14; la Roma vanta il secondo miglior attacco, 39 reti (Napoli 40) e la seconda miglior difesa, 18, eppure è parecchio staccata dalla vetta, presunta o reale, della classifica. Il campionato, ad un turno dalla fine del girone d’andata, si è spiegato già molto bene: tolta la Juve, c’è un gruppo di squadre che lotta per l’Europa, altre che faranno una fatica enorme a restare in Serie A e tante altre ancora che sono destinate a vivacchiare fino a maggio.
IL FATTORE AFRICA Questo significa che dovremo aspettarci un sacco di partite inutili, dal pronostico scontato e dai valori tecnici modesti, con il campionato vivo soltanto in occasione degli scontri-diretti per questo o quel traguardo. Tipo la zona Champions, con cinque squadre (la Juve la teniamo da parte) a caccia del podio: c’è il Napoli, oltre alla due romane e alle due milanesi. E, vista l’attuale classifica, non ce ne vogliano l’Atalanta e il Torino, che stanno davanti alla Fiorentina. Ecco perché non è un caso che proprio queste cinque società sembrano già essere, con mezzi più o meno sostanziosi, le più attive sul mercato. Con solo Roma e Napoli (penalizzate dalle partenze per la Coppa d’Africa di Salah e Koulibaly e Ghoulam; la Juve capolista dovrà salutare Benatia e Lemina, oltre ad Asamoah) impegnate in una competizione europea e, quindi, smaniose di attrezzarsi al meglio anche per fare bella figura in campo continentale.
(Il Messaggero – M. Ferretti)
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