AS ROMA NEWS KRISTENSEN – Lo guardi in faccia e pensi: il ragazzo è grosso e cattivo. L’impressione non può che essere questa inquadrando Rasmus Kristensen, terzino destro di spinta, un armadio di quasi 1.90 centimetri con la mascella stile Brad Pitt. Mourinho stravede per lui e ha intenzione di lanciarlo titolare nell’amichevole di domani contro il Braga, archiviato il debutto in corsa nel test contro il Latina, scrive il Corriere dello Sport.
Kristensen si sta integrando in fretta. Del resto, è abituato a stare negli spogliatoi dove ci sono dentro lingue, abitudini e culture diverse, anche perché si è fatto le ossa tra l’Ajax e il Salisburgo prima di intraprendere l’avventura in Premier League.
Kristensen è arrivato in prestito alla Roma dopo l’annata disgraziata al Leeds, chiusa con la retrocessione. Tre gol, un assist ma il posto nell’undici titolare non era stabile. Tra gennaio e marzo è rimasto fisso in panchina. Adesso ha intenzione di tracciare una linea e ripartire.
Iniziando mentalmente da una posizione di forza: Mourinho, infatti, lo considera il rinforzo giusto e di riflesso uno dei punti determinati della Roma del presente. «Il mio obiettivo principale è prima di tutto quello di raggiungere pienamente il mio livello e poi aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi. Sono un giocatore di squadra. Lavoro per la Roma e il mio obiettivo è quello di aiutare in ogni maniera possibile la squadra e i miei compagni», ha detto il terzino qualche giorno fa durante un’intervista concessa al nostro giornale. «Cosa si aspetta Mou da me? Che io possa aiutare la squadra e fare quello che so fare. Devo essere una valida opzione sulla corsia di destra. La cosa più importante, però, è sempre aiutare e lottare per il gruppo, l’allenatore e il club. È per questo che sono qui». Insomma, idee chiare, limpide, cristalline.
C’è abbondanza di scelte sulla corsia destra. Karsdorp e Celik fanno parte della rosa che sta preparando la stagione nel ritiro in Portogallo. Kristensen non rappresenta il terzo incomodo. Le caratteristiche diverse, cioè più improntate alla fase offensiva, lo rendono unico nel suo genere. Potenzialmente il danese è il titolare lì sulla fascia.
La scommessa, poi, è grande considerando che ha 26 anni. Vale per lui, vale per la Roma e anche per il Leeds. Riuscirà a tornare il terzino totale – pulito in fase difensiva e micidiale tra cross e tiri in porta – che si è imposto a livello internazionale al Salisburgo? Quella stagione (due anni fa) fu incredibile: 45 presenze complessive, di cui 8 in Champions League, condite da 10 gol e 8 assist. Un bottino quasi da attaccante aggiunto.
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