Evan N'Dicka

CALCIOMERCATO AS ROMA N’DICKA – Da dizionario, “multitasking” significa “svolgere più funzioni contemporaneamente”. È quello che sta facendo in questi giorni – e continuerà almeno fino al 30 giugno – il general manager Tiago Pinto, costretto a dribblare i paletti posti dal “settlement agreement” sottoscritto con la Uefa relativo al “fair play” finanziario e, nello stesso tempo, a cercare di rafforzare la Roma, andando incontro alle alte pretese di José Mourinho, scrive La Gazzetta dello Sport.

Nonostante entro fine mese il club giallorosso dovrà fare plusvalenze per circa trenta milioni, il dirigente è chiamato anche a rintuzzare le offerte del Milan, che vorrebbe inserirsi nella trattativa relativa al difensore francese Evan Ndicka, 23 anni, in regime di svincolo dall’Eintracht Francoforte, che tre giorni fa lo ha già salutato con un post affettuoso sui social: «Cinque anni insieme giungono al termine. Grazie di tutto Evan».

Gli agenti del calciatore, che il 6 maggio avevano incontrato a Roma anche lo stesso Special One, postando una foto con la scritta esplicita «sempre al lavoro», adesso aspettano lo scambio di documenti per la firma, in attesa di sbarcare nella Capitale la prossima settimana per effettuare le visite mediche. L’accordo sul contratto sarebbe stato trovato sulla base di 3 milioni a stagione per cinque anni più bonus alla firma, ma è proprio in attesa della firma che il Milan prova a inserirsi per cercare di strappare il difensore alla concorrenza, ma Pioli – che ha parlato col giocatore – non gli ha potuto garantire un posto da titolare, come invece ha fatto Mou.

Perciò la Roma in vantaggio proprio perché partita con mesi di anticipo, nonostante la società rossonera possa offrire il fascino della partecipazione alla Champions. La sensazione, però, è che la trattativa non si limiti solo ai rossoneri, perché potrebbe spuntare anche una terza opzione (United). Proprio per questo Pinto tenta di stringere i tempi, cercando di battere la concorrenza grazie alla velocità. Occhio, però, perché col Milan c’è almeno un altro fronte caldo, cioè quello che riguarda Youri Tielemans, il centrocampista belga in scadenza di contratto col Leicester, peraltro appena retrocesso dalla Premier. Al giocatore non dispiacerebbe restare in Inghilterra, dove l’Aston Villa lo accoglierebbe a braccia aperte.

Sul fronte cessioni, invece, di sicuro piazzare Ibanez non sarà complicato perché il giocatore piace, ma la Roma vorrebbe ricavare almeno venticinque milioni, e anche in questo senso il ricco mercato inglese potrebbe aiutare. Il Tottenham, ad esempio, sta monitorando la situazione e presto potrebbe sfoderare l’affondo decisivo.

Non impossibile, inoltre, è la cessione a titolo definitivo di Carles Perez, che ha concluso il suo prestito al Celta Vigo ed è tornato virtualmente a Trigoria. L’attaccante, che ha il contratto in scadenza nel 2024, ha chiuso una stagione da cinque gol e sei assist in trentotto partite, ed anche per questo – oltre che allo stesso Celta – sta interessando anche il Getafe. Detto che Perez resterebbe volentieri a Vigo, al momento i dieci milioni che chiede il club giallorosso paiono un Everest impossibile da scalare, ma una margine di sconto è senz’altro possibile da trovare.

Anche perché la fine di giugno si avvicina e c’è assolutamente bisogno di fare cassa. A meno che non si voglia mettere mano a baby gioielli come Zalewski o Bove. Cosa che al momento a Trigoria negano di voler fare. Morale: se la Roma riuscirà a superare la “tempesta” economico-finanziaria di questo mese, dal primo luglio tutto potrà essere valutato con serenità. Per questo essere “multitasking” aiuta. E parecchio.



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