NOTIZIE AS ROMA RITIRO – Comincia il lavoro, la rosa si assottiglia. Alcuni partono e li rivedremo di nuovo, altri chissà (Kolarov no, ad esempio, per lui ultimo allenamento a quanto pare: siamo ai saluti, lo aspetta Conte dopo la nazionale). Dipenderà dal mercato, che in questi giorni, specie per qualcuno, è in piena ebollizione. Ma Fonseca intanto comincia a sorridere, se non altro perché può ricominciare a lavorare sul campo: i tamponi effettuati ieri, dopo le positività di Mirante, Perez, Peres e Kluivert, sono risultati tutti negativi, quindi la squadra è scesa in campo per la prima sgambata che ha aperto le porte alla nuova stagione.
Siamo ancora in tempo di Covid, quindi certezze non ce ne possono essere, per questo i calciatori due volte a settimana dovranno ripetere il test (domani), come avveniva durante il campionato estivo, seguendo il protocollo. E soprattutto questo avverrà scrupolosamente anche perché i calciatori, finita la seduta di allenamento, potranno (almeno per la prima parte del ritiro) tornare a casa e frequentare chi vogliono. La Roma sta cercando di sensibilizzare i giocatori e dipendenti, ma più di tanto non si può fare, né controllare uno per uno. Insomma, comincia il lavoro ma non l’isolamento, specie perché non si gioca: per il primo appuntamento in campo bisognerà aspettare il 5, amichevole a Trigoria contro il Benevento.
Fonseca intanto aspetta rinforzi (per ora tra i convocati c’è Pedro, ma non è disponibile e lo sarà solo a stagione cominciata), intanto fa con ciò che ha, sapendo che quello di ieri, per alcuni, potrebbe essere stato l’ultimo allenamento, o uno degli ultimi. Oltre a Kolarov (che oggi andrà in Nazionale), l’indiziato principale, come noto, e Dzeko (che raggiungerà domani la Bosnia), al centro del vortice di mercato. Entrambi devono rispondere alla convocazione delle rispettive nazionali e al termine di questi impegni, se non prima, specie Edin conoscerà il suo futuro.
C’è chi i primi allenamenti nemmeno li fa, vedi Schick, autorizzato a presentarsi a Trigoria direttamente dopo le partite della Repubblica Ceca e chissà se entro quel giorno, il suo destino legato al Bayer (o chissà dove) si sarà definito. Dei sei azzurri (partiti ieri sera per Coverciano) in bilico, forse il solo Florenzi non sa e forse anche Cristante aveva (doveva rientrare in uno scambio Juve con Mandragora) e non è escluso che abbia altre offerte. Perché Mancini, Spinazzola, Pellegrini, Zaniolo hanno la certezza di restare in giallorosso, a meno di clamorosi risvolti di mercato che, come sappiamo, non sono mai da escludere al cento per cento. Ma diciamo che almeno su questi, Fonseca conta e non vede l’ora di riaverli a disposizione (l’8 settembre).
Under c’è e ci sarà anche oggi, poi raggiungerà la Turchia e quindi chissà. Sappiamo bene come il turchetto entri prepotentemente nel giro di affari con il Napoli, che prevede l’arrivo di Milik alla Roma. Poi ci sono i due ragazzi, Calafiori e Villar che partiranno domani, ma entrambi sono riattesi a Trigoria: sullo spagnolo, Fonseca punta molto, così come su Calafiori, dal momento che Kolarov è in partenza. Domani lascerà Trigoria anche Olsen, che difficilmente rivedremo nella Roma la prossima stagione.
Tolti i nazionali, Paulo Fonseca avrà a disposizione dalla prossima settimana una formazione netta composta da Boer, Bouah, Coric, Diawara, Fazio, Ibanez, Juan Jesus, Karsdorp, Pau Lopez, Mkhitaryan, Perotti, Riccardi (pure lui papabile pedina per l’affare Milik), Pedro, Santon, Seck e Veretout. In attesa che possa aggregarsi qualche rinforzo. Molti dei presenti, sono di troppo.
(Il Messaggero – A. Angeloni)
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