Josè Mourinho

ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Il 2021 della Roma è stato di fatto un anno di transizione: è arrivato un nuovo general manager per occuparsi del mercato, è stato ingaggiato uno degli allenatori più importanti d’Europa ed è stata ristrutturata la rosa per ritrovare il posto in Champions, scrive Il Messaggero.

Una serie di cambiamenti che dovrebbero essere propedeutici a portare risultati nel lungo periodo, anche perché analizzando l’anno solare che sta volgendo a termine, la Roma ha ben poco da sorridere. A partire dai punti: ne ha totalizzati 67, piazzandosi al settimo posto della classifica generale a -11 dalla Lazio (78) e – 37 dall’Inter prima (104).

Un gap eccessivo, giustificato in parte dalla seconda metà della scorsa stagione in cui i giallorossi hanno praticamente accantonato la Serie A per concentrarsi sull’Europa League. Ma anche da quella attuale in cui la Roma è penultima nel rapporto tra tiri e tiri nello specchio: solo il 30,9% delle conclusioni termina in porta, peggio ha fatto solamente il Torino con il 30,6%, mentre i primi due posti sono occupati da Lazio (45%) e Fiorentina (40.4%).

Da cosa ripartire, quindi? Da ciò che ha dato risultati positivi come la solidità difensiva, migliorata grazie all’arrivo di Rui Patricio e il ritorno di Smalling in pianta stabile nelle ultime sei partite in cui la Roma ha subito solo sei reti. Si tratta del club in Serie A che ha incassato meno conclusioni nella sua porta (167) a seguire la Juventus (177). Se la difesa è registrata, dunque, l’anno che verrà dovrà essere quello della rinascita degli attaccanti a partire da Abraham che sta dando ampia dimostrazione di essersi ambientato con il calcio italiano e le difese di Serie A. L’inglese è il punto di riferimento del reparto offensivo, Mourinho se potesse non se ne priverebbe mai e con il nuovo modulo a due punte sembra trovarsi a suo agio. Specialmente quando accanto ci gioca Zaniolo: per lui è stato un 2021 a due facce, ma il 2022 potrebbe rappresentare l’anno della rinascita. Gli obiettivi sono il raggiungimento della Champions con la Roma e la convocazione al Mondiale in Qatar.

Dovrà solo prendere più coraggio, mettersi alle spalle definitivamente gli infortuni alle ginocchia e ascoltare lo Special One. Nel nuovo anno torneranno a disposizione anche Pellegrini e Spinazzola: il capitano ha smaltito la lesione muscolare che lo ha tenuto in infermeria per oltre un mese e giocherà contro il Milan; Leo sta superando l’infortunio al tendine d’Achille ed entro la fine di febbraio tornerà in campo.

A proposito di Pellegrini, ha fissato gli obiettivi per il futuro: «Abbiamo iniziato un nuovo ciclo, con l’allenatore più vincente che c’è e che ha fatto la storia del calcio, con dei nuovi presidenti che tengono alla Roma come ci teniamo tutti, con tutte le persone che ogni giorno vengono a Trigoria. L’obiettivo di tutti è cercare di migliorarsi sempre e di portare la Roma a essere una squadra vincente, non una volta ogni 20 anni ma sempre in grado di competere per la vittoria».

Il 2022 porterà anche nuovi investimenti sul mercato: a gennaio potrebbe arrivare Maitland-Niles, trovato l’accordo con il calciatore manca quello con l’Arsenal; a centrocampo si lavora su Kamara e Grillitsch, ma resta viva l’ipotesi Vecino come carta di riserva. I Friedkin sono determinati a risollevare una volta per tutte le sorti del club, gli investimenti non mancano e lo si evince anche dai 15 milioni euro versati dal gruppo nel mese di dicembre per supportare le esigenze di working capital.

Insomma, tutto lascia pensare che il nuovo anno sarà quello della maturità per la Roma, chiamata a cambiare spartito per tornare a combattere con le grandi d’Italia e d’Europa. Intanto, c’è attesa per l’esito dei tamponi molecolari: si temono un paio di positività.



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