Rassegna stampa
Roma, che colpo a Lecce: settima vittoria di fila anche senza Dybala. Dovbyk decisivo, Champions nel mirino

AS ROMA NEWS LECCE DOVBYK – C’è una Roma che sa vincere anche senza Paulo Dybala. Una Roma concreta, testarda, affamata. E soprattutto capace di portare a casa tre punti fondamentali su un campo, quello di Lecce, storicamente ostico. Finisce 0-1 al Via del Mare, grazie a un colpo di potenza e rabbia di Artem Dovbyk, che regala a Claudio Ranieri la settima vittoria consecutiva in campionato e rilancia con forza la corsa alla Champions League, riporta Il Messaggero.
Una prestazione non perfetta, ma estremamente preziosa, soprattutto perché arrivata senza la Joya, out fino al termine della stagione. E proprio per questo, forse, ancora più significativa. Perché se la Roma scopre di potercela fare anche senza il suo uomo di punta, allora il finale di stagione può davvero diventare interessante.
Roma sprecona, ma viva
L’approccio giallorosso è quello giusto: pressing alto (seppur non forsennato), padronanza del campo, padronanza della partita. Il Lecce, contratto e intimorito, va subito in affanno. Eppure, la solita pecca: la Roma crea, ma spreca l’impossibile.
Al 9’, Dovbyk si fa murare da un grande intervento del centrale Gaspar, vero mastino su di lui per gran parte del match. Poco dopo, è Angeliño a divorarsi un gol clamoroso a porta vuota, dopo un’uscita a vuoto di Falcone su Guilbert. Lo spagnolo calcia fuori da posizione defilata ma con lo specchio spalancato. Ancora più incredibile l’occasione sciupata da Koné, che intercetta un errore in impostazione del Lecce e si trova davanti a Falcone da pochi metri, senza riuscire a superarlo.
Ranieri mastica amaro nell’area tecnica. Un film già visto troppe volte: Roma dominante, ma sterile.
VAR, sofferenza e poi il guizzo di Dovbyk
La ripresa è più equilibrata. La Roma si scopre stanca, poco brillante. Il gol di Mancini su corner al 69’ sembra spezzare l’equilibrio, ma il VAR lo annulla per un fuorigioco millimetrico.
Ranieri cambia assetto, passa al 3-4-1-2 e getta nella mischia Baldanzi e Shomurodov. La mossa si rivela azzeccata: il georgiano apre gli spazi, Baldanzi dà freschezza, e Dovbyk sale in cattedra. All’82’, l’ucraino si libera con forza di Baschirotto e con un sinistro potente sul primo palo infila Falcone. È il sedicesimo gol stagionale per il centravanti, che festeggia in modo contenuto ma liberatorio.
Classifica e morale alle stelle
Con questa vittoria, la Roma sale a 52 punti, agganciando momentaneamente la Lazio e portandosi a -4 dal Bologna quarto, e a -3 dalla Juventus, attesa domenica all’Olimpico in un match da dentro o fuori.
Ranieri ha eguagliato il suo record personale di vittorie consecutive in Serie A (7), già raggiunto con Roma e Inter in passato. E ora, sogna di chiudere la carriera nel modo più dolce possibile: “Bisogna sempre crederci fino alla fine. La Champions? Non prometto niente, ma voglio che i miei ragazzi lottino fino all’ultima partita.”
Una Roma più forte delle assenze
Il segnale più importante arriva proprio dall’assenza di Dybala. Vincere senza il suo fuoriclasse argentino, in una trasferta difficile e in una partita dominata ma che sembrava stregata, è la vera prova di maturità. E se la squadra continuerà a giocare con questo spirito, il sogno Champions può diventare realtà. Domenica arriva la Juventus. La corsa è ufficialmente aperta.
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