AS ROMA NEWS BOLOGNA – Non ci voleva. Perché non lo ammetterà nemmeno questa sera al fischio finale, ma di questa partita contro il Bologna Mourinho ne avrebbe fatto volentieri a meno. Non per la gente – sempre più in simbiosi con lui, la squadra e i Friedkin (che ad aprile hanno immesso altri 10 milioni nel club) pronta anche oggi a riempire l’Olimpico con il solito carico di gioia ed entusiasmo. Ma per una rosa stanca, che ieri ha registrato l’ufficialità dello stop di Mkhitaryan (lesione di primo grado al flessore della coscia destra), scrive Il Messaggero.
José si ritrova così a dover pensare a due gare fondamentali in pochi giorni. Tre mettendoci dentro anche la trasferta di lunedì 9 a Firenze. Ed è il primo a sapere che ora non si può sbagliare. Continua a ripetere ai suoi di pensare ad una partita alla volta ma anche per lui è difficile. Se non impossibile. Ha il polso del gruppo, lo vede stanco. E come ha ricordato giovedì sera, quella contro il Leicester è «una finale anticipata». Le finali, però, si giocano sempre con gli uomini al meglio.
Non è il caso della Roma che contro il Bologna disputerà la gara numero 50 in stagione. Dovrà farlo senza il professore armeno, con Oliveira squalificato e l’esigenza, sempre più impellente, di dover far rifiatare almeno 4-5 elementi della rosa. Uno in difesa, Smalling, uscito malconcio dalla battaglia al King Power Stadium per un brutto colpo al naso. Ma oggi a partire dalla panchina saranno anche gli esterni. Sia Karsdorp (apparso in difficoltà e in debito d’ossigeno) che Zalewski lasceranno spazio a Maitland-Niles (che non gioca titolare dal 17 marzo, contro il Vitesse) e El Shaarawy. In mediana, vicino a Cristante, dovrebbe giostrare Veretout. Il condizionale è d’obbligo viste le ultime prestazioni del francese. Bove spera in una chance.
Davanti Pellegrini sarà chiamato agli straordinari ma vicino non avrà Zaniolo. Il ballottaggio è tra Felix e Perez. E per la prima volta in stagione, non ci sono certezze nemmeno nel ruolo di centravanti. Abraham, anche a Leicester, è apparso in affanno. In campionato non segna da una quarantina di giorni, dalla doppietta nel derby. Se non ci fosse stato il gol nella partita di ritorno contro il Bodø, si parlerebbe di crisi. E invece ora ci si limita giustamente a flessione.
L’avverbio non è a caso. Perché delle 49 gare disputate dalla Roma, l’ex Chelsea ne ha disputate 47, 44 partendo titolare. Raggiunto Volk (24 reti al primo anno in giallorosso in appena 30 gare) da tempo ha messo la freccia. Un altro passo, uno soltanto e Tammy frantumerà un record che resiste addirittura dal 1929, stabilito da Sciabbolone, con la doppia b anche se nato a Fiume. Ci riuscisse già questa sera aggancerebbe Hitchens come miglior marcatore inglese in una stagione in Serie A. Farlo partendo titolare o in corsa (con Shomurodov dal via), cambierebbe poco.
Ma Roma-Bologna potrebbe trasformarsi in una partita speciale soprattutto per Spinazzola. In Inghilterra, il laterale si è alzato dalla panchina ma poi non è entrato. Oggi potrebbe riuscirci. Leo ormai si allena con i compagni da un mese, ha collezionato quattro convocazioni. La quinta potrebbe rivelarsi quella giusta per tornare in campo. Uno scampolo di gara, tanto per mettersi alle spalle un anno difficile, pieno di ansie, dubbi e paure. Quelle che la Roma né oggi tantomeno giovedì deve avere.
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