(La Repubblica – F. Bocca) C’è un convitato di pietra nella partita della Roma allo Stamford Bridge, contro il Chelsea di Antonio Conte. Avversario già abbastanza grande e preoccupante. Il convitato è la “sconfitta col Napoli” che si aggira come un’ombra ovunque la Roma vada, o si rifugi. Piombata a Londra all’ultimo momento la squadra non ha fatto nemmeno la solita tradizionale passeggiatina benaugurante sul campo avversario. Forse pensando che quel presentimento la raggiungesse anche lì. Non c’è tempo da perdere, meglio riposare e scacciare quel pensiero che insegue Di Francesco, De Rossi & Co dappertutto. Il Napoli ha per caso svelato una Roma minore? Ne ha tarpato le ambizioni? Ha detto che la Roma di quest’anno è ufficialmente meno forte di quella dello scorso anno, e dunque non ci si facciano troppe illusioni?

Nella pancia dello Stamford Bridge Eusebio Di Francesco proprio questo ha detto: «Voglio una squadra dalla faccia feroce, ma anche il Chelsea ha avuto i suoi problemi e i suoi infortuni, e dunque saremo probabilmente feroci in due. Ad ogni modo non mi accontenterò di un risultato a metà, non dirò che questa partita si può anche perdere o pareggiare, perché darei alla squadra un messaggio sbagliato. Dobbiamo cancellare quella sconfitta col Napoli, anche se secondo me non è stato poi così tutto sbagliato».

Mentre parla Dzeko – alla sua centesima partita con la Roma e a caccia di un gol contro il Chelsea, una delle pochissime squadre cui non ne abbia fatto uno (sono 89 in totale) – annuisce e cerca di spezzare quella sottile aria di negatività che avvolge la Roma da qualche giorno a questa parte. «Mi sento bene, non mi voglio fermare. So che Marcos Alonso ha detto che alla Roma toglierebbe volentieri Dzeko, lo ringrazio ma io al Chelsea ne toglierei almeno cinque». Per dire che insomma la partita è complicata parecchio e dunque qualcosa bisogna inventarsi.

Pare infatti che il buon Eusebio pur con una squadra parecchio limitata dagli infortuni non voglia togliersi il vizio di qualche sorpresa. Le incertezze e soprattutto le lentezze viste in campo col Napoli potrebbero suggerire dei cambi sorprendenti: Gonalons per De Rossi e Under per Florenzi. Ne avrà il coraggio fino in fondo? Fino a quanto rischierà il tenero Eusebio? Forse è l’ora di rischiare.



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