AS ROMA NEWS FIORENTINA MOURINHO – Non è una finale, perché non c’è una coppa in palio. Tuttavia la gara di questa sera contro la Fiorentina somiglia molto ad uno spareggio. In gioco c’è la qualificazione alla prossima Europa League alla quale la Roma mira ad accedere già in campionato. Il successo di sabato della Lazio con la Sampdoria costringe Mourinho ad inseguire, guardandosi bene dal ritorno dell’Atalanta di Gasperini (3-1 allo Spezia) che tuttavia, domenica prossima, andrà a San Siro contro il Milan lanciato verso lo scudetto mentre i giallorossi ospiteranno il Venezia per chiudere poi il torneo a Torino contro i granata di Juric, scrive Il Messaggero.
Non perdere a Firenze, quindi, regalerebbe quel margine rassicurante per affrontare al meglio gli ultimi 180 minuti di campionato, escludendo dalla corsa la squadra di Italiano. Anche perché i giallorossi possono contare con tutte le contendenti in ballo gli scontri diretti a favore. Tradotto: in caso di arrivo alla pari, la Roma si classificherebbe davanti. Un gioco ad incastri che José ha bene in mente, pur consapevole che il 25 maggio a Tirana potrebbe conquistare in un colpo solo sia un trofeo che l’accesso diretto alla competizione europea.
Proprio per questo motivo lo Special, almeno di sorprese in extremis, ha in mente quattro cambi. Non i sei che avevano stravolto la formazione anti-Bologna con l’esperimento di Zaniolo falso nueve più Felix e Perez a supporto. Tra l’altro questa volta a riposo dovrebbe restare proprio Nicolò. Uscito stremato dal match di giovedì contro il Leicester, il calciatore si porta dietro anche un piccolo problema alla caviglia. Nulla di trascendentale, sia chiaro, ma con tanti eventi così ravvicinati, è sempre meglio non rischiare. Al suo posto il ballottaggio è aperto tra Felix e Carles Perez. Con il ghanese a sinistra avrebbe una chance Viña, altrimenti spazio ad El Shaarawy e possibile 3-5-2 con Pellegrini vicino a Abraham.
Mou – che contro i viola in carriera non ha mai perso – dovrebbe poi riservare un turno di stop a Ibanez e Zalewski, più Oliveira in mediana. Qualche dubbio in più è legato a Karsdorp al quale però potrebbe esser chiesto uno sforzo supplementare per poi farlo rifiatare sabato contro il Venezia. In questo caso, il posticipo concesso dalla Lega, è un alleato prezioso. Un giorno in più – per una squadra che al termine della stagione avrà disputato la bellezza di 55 partite (come nessuno in Italia) – può fare la differenza quando si è in mezzo ad un vero e proprio tour de force. Mourinho è il primo a saperlo. E ieri, infatti, al posto della solita seduta tattica ha perlopiù svolto lavoro atletico e di scarico.
In questo momento della stagione serve alleggerire sia il carico fisico che quello psicologico. E in quest’ottica lo stesso José è stato avvistato agli Internazionali d’Italia di tennis, sport che ama. Sabato non poteva passare inosservato, quando si è materializzato all’improvviso sul campo 3, dove era in programma la partita, poi vinta, del suo connazionale Joao Sousa (numero 82 al mondo) contro lo statunitense McDonald. Non è la prima volta che José presenzia ad eventi sportivi. Qualche settimana fa, in occasione del gran premio di Roma della Formula E, insieme a Oliveira e a Nuno Santos si era recato sul circuito cittadino dell’Eur, soffermandosi poi in particolare nel box della DS Techeetach del pilota e loro connazionale Antonio Felix Da Costa.
Testa quindi a Firenze. A conti fatti l’unico indisponibile della rosa è Mkhitaryan (avvistato ieri in centro), out per un problema al flessore della coscia destra riportato nel match d’andata contro il Leicester. Il programma di recupero procede spedito a tal punto che l’armeno potrebbe anticipare il rientro a Torino, nell’ultima giornata di campionato. Già questa settimana, quando la squadra sarà rientrata da Firenze, dovrebbe arrivare il via libera dello staff medico per tornare a lavorare in campo. Un rientro graduale per poi tornare ad aggregarsi in gruppo.
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