Edin Dzeko, attaccante della Roma

Pur dividendosi tra Dzeko e Spalletti, i tifosi della Roma hanno evitato di infiammarsi tra social e radio e, anzi, hanno ricordato: «Basta personalismi, c’è il derby». «Forse stiamo crescendo», si sussurrava ieri a Trigoria, dove più di qualcuno ha tirato un sospiro di sollievo per aver evitato, almeno in parte, una nuova bufera.

«L’avesse fatto Totti – commentava un ascoltatore in un’emittente – sarebbero stati ancora dentro lo stadio a litigare». Detto che in pochissimi hanno creduto che Spalletti abbia tolto Edin solo per farlo riposare per il derby, in tanti hanno comunque avallato la scelta di Spalletti. «Ci mancherebbe che un allenatore non possa decidere chi far uscire», uno dei tanti commenti, anche su Facebook e Twitter, e poi, ancora: «Dzeko ha giocato tante partite se per una volta l’ha sostituito non deve aprire bocca».

Ciò non toglie, però, che in molti abbiano compreso lo sfogo del bosniaco. «Ci teneva a segnare, ha portato la carretta tutta la stagione, per una volta ha pensato a sé», ed è giusto così «perché i grandi attaccanti devono essere egoisti». Ne sa qualcosa anche Roberto Pruzzo: «Io non lo avrei tolto. Mi sembra che a volte Spalletti certi casi se li vada a cercare, ma si può ancora ricucire». «Capisco le ragioni di Spalletti, ma forse mi sarei arrabbiato anche io come Dzeko», dice Roberto Muzzi.

Siglare la pace stavolta potrebbe servire davvero a tutti: «Ma sì – il commento di Angelo Di Livio –, una bella chiacchierata e si rimette tutto a posto. Anche perché un obiettivo Spalletti lo ha raggiunto: gli ha fatto uscire il carattere».

(Gazzetta dello Sport)



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