Chris Smalling, Roger Ibanez

AS ROMA NEWS IBANEZ BRASILE – La fiducia di Mourinho, la crescita esponenziale e la convocazione per la prima volta nel Brasile di Tite. Roger Ibanez è diventato un insostituibile, ha cominciato un percorso di rinascita che potrebbe portarlo lontano. Fino alla convocazione al Mondiale. Un cammino a ostacoli che Roger ha intrapreso con l’aiuto di Mou che lo investito della carica di fedelissimo. Le sue prestazioni fuori dall’ordinario hanno conquistato il portoghese, artefice del cambio di marcia rispetto agli anni passati.

Come riferisce Il Messaggero, non è un caso se a dicembre scorso Tiago Pinto abbia scelto di esercitare l’opzione di prolungamento fino al 2026 (presente nel contratto firmato un anno prima), adeguando lo stipendio e confermando una clausola di 80 milioni: “I consigli di Mourinho mi hanno aiutato tanto ed è anche grazie a lui che sono nazionale”, ha detto emozionato in maglia verdeoro. È con José che Roger ha cominciato a maturare e sostituire le sviste difensive che erano all’ordine del giorno con interventi precisi e puliti.

Ora conquista palla ed esce a testa alta, imposta le azioni d’attacco, ha scalato le gerarchie. Mourinho non ci ha mai rinunciato nella prima parte della stagione, né lo ha mai sostituito se non a metà tempo contro l’Helsinki. Ma l’amore tra tecnico e difensore è scoppiato prima del mercato estivo, quando Mou lo ha blindato consapevole che sarebbero arrivati interessamenti dalla Premier. Non aveva torto, perché Newcastle e Tottenham hanno fatto più di un sondaggio, ma la clausola rescissoria da 80 milioni li ha allontanati. E così Roger è rimasto in giallorosso, un affare per i Friedkin considerando che nel gennaio 2020 Petrachi lo ha prelevato in prestito dall’Atalanta con obbligo di riscatto a 8 milioni scattato il 30 giugno 2021.

Il suo reale valore di mercato si aggira intorno ai 25/30 milioni, ma è destinato a salire se riuscirà a dare continuità alle prestazioni e magari partecipare al Mondiale. La prima convocazione in nazionale brasiliana per le amichevoli contro Ghana e Tunisia (si giocheranno in Francia), potrebbe essere l’antipasto di un futuro ancora più roseo. Allenarsi con Marquinhos, Militao, Thiago Silva, Telles era solo utopia un anno e mezzo fa.

In Brasile sono certi che abbia le carte in regola per strappare un biglietto per il Qatar e conquistare quel posto vacante in difesa. Per riuscirci dovrà battere la concorrenza di Bremer, o farsi trovare pronto nel caso in cui qualcuno dia forfait per infortunio. Non impossibile perché la sua visione di gioco e le qualità offensive potrebbero far comodo a Tite: “Abbiamo seguito le sue partite con la Roma e ho contattato Mourinho che è stato di grande aiuto. Può giocare con una linea a tre o una linea a quattro, anche come terzino. È nel suo momento migliore, questa crescita del giocatore è fondamentale”, ha detto il tecnico.

A confermare le impressioni, i numeri: il 90% dei passaggi che compie vanno a destinazione, intercetta quelli avversari e ha un gioco pulito (una sola ammonizione contro l’Helsinki). “L’Italia è la culla della fase difensiva”, ha rivelato. E pensare che Roberto Mancini avrebbe potuto strapparlo al Brasile quando ancora doveva esplodere. Roger ha tre passaporti: quello brasiliano, quello uruguaiano grazie alla madre nata e cresciuta a Montevideo e quello italiano ottenuto per la discendenza con alcuni antenati. Dei sondaggi ci sono stati, ma poi non se ne è fatto più nulla: “Il mio desiderio è sempre stato quello di giocare per il Brasile: sono brasiliano e quindi essere qui per me motivo di grande orgoglio”.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨