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Rassegna stampa

Roma con la testa altrove, ma c’è un Milanese che piace

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CSKA SOFIA-ROMA 3-1 – È vero, non contava nulla. E alla fine pazienza, di certo è il male minore. Ma se c’è una strada lungo la quale costruire la mentalità vincente, quella passa anche da partite come quella di Sofia. Dove la Roma ieri ha rimediato la sua prima sconfitta stagionale in Europa, dopo che nelle precedenti 5 gare aveva già messo in cassaforte non solo il passaggio del turno, ma anche il primo posto.

Resta però l’amaro per una sconfitta arrivata per un po’ di superficialità di troppo e molta poca concentrazione. Nelle oscurità di Sofia, però, Fonseca trova lo stesso modo per sorridere. E non solo per il ritorno in campo (nel secondo tempo) di Smalling dopo oltre un mese di assenza, ma anche per la bella prestazione di Tommaso Milanese. Il baby della Primavera era alla sua prima partita da titolare, dopo aver già assaporato i campi di Europa League in due precedenti circostanze. E ha trovato il modo migliore per festeggiare, segnando il gol del temporaneo 1-1 con un gesto tecnico che tiene dentro di sé coordinazione, precisione e freddezza. Per un ragazzino di 18 anni, mica male…

In un clima gelido (e con la pioggia che non ha mai allentato la morsa), Cska e Roma hanno giocato sempre a ritmi molto bassi. Anche perché i bulgari si sono ritrovati subito avanti con Tiago Rodrigues, dopo appena 5’ di gioco, cosa che molto probabilmente ha sorpreso anche loro. Così Akrapovic ha abbassato ancora di più del previsto il baricentro della sua squadra, con Younga e Geferson più impegnati a dare copertura alla difesa che non a battagliare in mezzo al campo per ripartire.

Il risultato è stato che la Roma ha preso campo, anche se poi la manovra non è mai decollata. Poche le motivazioni, poca la voglia di sacrificarsi, soprattutto da parte di gente che dovrebbe invece alzare il ritmo come Diawara, Fazio o Jesus, per provare a conquistare posizioni nelle gerarchie. E non è bastato neanche Pedro (alla centesima gara europea), che ha provato a dare spesso la scossa.

Così a rimettere le cose in equilibrio ci ha pensato proprio Milanese al 22’, bravo a sfruttare in area un buon assist di Borja Mayoral. Lo spagnolo si è mosso anche bene, senza però riuscire mai a far male. Il baby invece ci è riuscito, dimostrando anche carattere e personalità in più di una giocata. E quando Tommaso ha visto entrare la palla in reste, quasi non credeva che fosse successo.

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Non sapeva dove correre, come esultare. E così si è limitato a mettersi le mani sui capelli, quasi incredulo che fosse successo. Peccato solo che alla fine la sconfitta della Roma abbia resto meno luccicante il suo esordio dal via, ma la serata di ieri – c’è da giurarci su – Milanese non la dimenticherà mai.

Poi, appunto, sono arrivate le sbavature, con gli svarioni difensivi che a cavallo dell’intervallo hanno regalato i due gol a Sowe. Prima ci ha pensato Diawara a sbagliare palla in uscita (ma tutta la difesa era piazzata male a copertura, con Fazio e Jesus troppo aperti), poi è toccato proprio a Fazio consegnare all’attaccante gambiano (ex Chievo) il pallone del definitivo 3-1.

Peccato, perché ad inizio ripresa la Roma stava anche vivendo il suo momento migliore. trovando maggiore intensità e un pizzico di voglia in più. Peres era riuscito anche a mettere un paio di palloni interessanti che Mayoral non è riuscito a concretizzare. Ma con il regalo natalizio di Fazio, di fatto la partita è finita lì. È una sconfitta indolore, è vero. Ma era meglio evitarla.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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