Evan Ndicka

CALCIOMERCATO AS ROMA N’DICKA – Sarà una Roma di giganti, esattamente come piace a José Mourinho. Una Roma che si arrampica sui centimetri per dominare aspetti specifici della partita, ad iniziare ovviamente dalle palle alte. Ma sarà soprattutto una Roma di corazzieri, di gente che a vederla dal vivo mette quasi paura per quanto è grande (e grossa), scrive La Gazzetta dello Sport.

Con l’arrivo (quasi certo oramai) di Evian N’Dicka, infatti, la linea difensiva della Roma nella prossima stagione sarà composta quasi esclusivamente da giocatori oltre i 190 centimetri. Con il francese (alto 1.92) ci saranno infatti anche Mancini (1,90), Kumbulla (1,91) e Smalling (1,94), il cui rinnovo di contratto – fino al 30 giugno 2025 – dovrebbe essere ufficializzato nei prossimi giorni.

E quel quasi è legato ovviamente alla situazione di Roger Ibanez (1,86), che però dovrebbe lasciare Roma in questa estate per questioni di plusvalenze (oggi il brasiliano è a bilancio per circa 3 milioni di euro, la Roma punta a cederlo per una somma di almeno 20, considerando anche che il 10% della cessione andrà girato all’Atalanta).

Ma anche di Diego Llorente, che allo stato attuale tornerà al Leeds (la Roma non intende pagare i 18 milioni del diritto di riscatto), ma per il quale Tiago Pinto potrebbe chiedere o un forte sconto o il rinnovo del prestito, considerando anche che il Leeds è appena retrocesso in Championship. E non è un caso, forse, che nel suo ultimo post lo spagnolo ha scritto: «E il meglio deve ancora venire».

A prescindere però dalla situazione di questi due ultimi giocatori, gli altri quattro andranno a comporre la trincea giallorossa a difesa del fortino davanti a Rui Patricio. L’indicazione è ovviamente arrivata da Mou, che vuole giocatori fisicamente «pesanti», giganti in grado di poter dominare il gioco aereo. Con la conferma della difesa a tre e il 3-5-2 (o 3-4-2-1) come moduli di base per la prossima stagione, la Roma sarà difensivamente ancora molto compatta. E avere giocatori dominanti sui palloni alti è una delle prerogative che vuole Mourinho, per evitare pericoli per via aerea proprio nel momento in cui gli esterni di centrocampo ed i mediani vanno a creare densità difensiva.

Al centro dei tre della difesa ci sarà ancora Smalling, che con la firma del nuovo accordo arriverà a sei stagioni in giallorosso. Alla sua sinistra Mancini e a destra N’Dicka, con Kumbulla in attesa di rientrare il prima possibile dalla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro (l’albanese dovrebbe essere di nuovo a disposizione a ottobre). N’Dicka, tra l’altro, all’occorrenza può fare anche il terzino sinistro, fattispecie che lo rende ancora più appetibile. Per lui è pronto un contratto di 4 anni a circa 2,5 milioni di euro (più bonus), accordo che potrebbe essere firmato nelle prossime due settimane.

Ovviamente, però, questa batteria di giganti avrà anche una seconda funzionalità, quella di essere sempre più pericolosi anche in fase offensiva, in particolare sfruttando al massimo le palle inattive (calci d’angolo e punizioni). La Roma, nel campionato appena concluso. ha segnato ben il 40% dei gol con questa modalità (nessuno così bene) e 11 reti su 50 sono arrivate di testa (meglio hanno fatto solo il Napoli con 17 e la Juventus con 12). E se Smalling e Mancini hanno già una buona confidenza con il gol, N’Dicka ce l’ha anche maggiore, visto che nei 5 anni di Bundesliga ne ha messi a segno ben 12 (con il record personale di 4 messi a segno nella scorsa stagione).



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