Rassegna stampa
Roma, con Petrachi è guerra fredda. Il d.s. vive da separato in casa
NOTIZIE AS ROMA PETRACHI – Separati in casa. Almeno per ora, almeno fino a che uno dei due non farà un nuovo passo. Che, allo stato attuale, sembra indispensabile, per il bene della Roma.
Il d.s. Petrachi ieri si è recato a Trigoria, assistendo all’allenamento della squadra e lasciando il centro sportivo verso le 7 di sera. Prima, però, un lungo colloquio con il Ceo Guido Fienga. Un colloquio dai toni accessi, anche duri, durato circa un’ora e mezza. Per capire e chiarirsi.
La posizione di Petrachi oramai è quella di un uomo isolato, ai margini, che ha anche pochi appoggi nel club. Da solo, è riuscito in pochi mesi a costruirsi un mondo di negatività che lo circonda e lo accompagna. E lo strappo con Pallotta (visto che non parla inglese, il messaggio il d.s. se lo è fatto scrivere da Cavallo, il suo uomo di fiducia) è stato solo l’ultimo di una serie di episodi controversi. La squadra non ha gradito alcuni atteggiamenti, esattamente come Fonseca.
Tanto che ieri Pallotta è stato costretto a mettere una pezza alle frasi del d.s.: «I giocatori sono stati un motivo di orgoglio e hanno dimostrato di che pasta sono fatti. E i report mi dicono che sono in ottima forma e stanno bene mentalmente». Esattamente il contrario di quello che aveva detto Petrachi. Ora, però, il problema è capire come andare avanti. Petrachi non si vuole dimettere e anche di questo ha parlato ieri con Fienga. In caso, vuole una lauta buonuscita. Se non tutti e due gli anni che restano (due milioni di euro più bonus) giù di lì. Sarà una guerra di nervi e se dovesse portare all’addio di Petrachi, a gestire il prossimo mercato verrà chiamato Morgan De Sanctis, che è stato già allertato da qualche giorno. Del resto, che Petrachi fosse in bilico lo si sapeva da un po’.
(Gazzetta dello Sport)
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