Bryan Cristante

AS ROMA NEWS UDINESE CRISTANTE – La gioia dell’incredulità, davanti al miracolo sperato. Tutti in campo a festeggiare, De Rossi in testa. All’ultimo tentativo, nel recupero del recupero, nei supplementari della prosecuzione, la Roma vince la mini-partita e dimentica il crollo con il Bologna: ci ha pensato Bryan Cristante, invece del solito Mancini, a saltare di testa nell’area dell’Udinese sul calcio d’angolo di Dybala e a piazzare il pallone docile nell’angolo opposto, scrive il Corriere dello Sport.

Proprio sotto gli eroici tifosi romanisti che si erano spinti alla Dacia Arena per uno spettacolo lungo 24 minuti in tutto. È un risultato di importanza capitale (rectius: Capitale) nella lotta Champions perché consolida il quinto posto ricacciando a -4 punti l’Atalanta, che però deve ancora giocare sei partite e non cinque, e a -6 la Lazio.

Domenica a Napoli la Roma dovrà affrontare un altro test complicatissimo senza mezza difesa (Llorente squalificato, N’Dicka convalescente e Smalling si è fermato ieri dopo pochi salti) ma almeno ha ripreso il cammino e la scia. Quanto all’Udinese, che adesso è davvero terzultima insieme al Frosinone e quindi si è avvicinata alla Serie B, l’esordio di Fabio Cannavaro è stato il peggiore della storia nel rapporto tra tempo e conseguenze. Più per sfortuna che per demeriti: perdere all’ultima azione per la svirgolata di un tuo calciatore, Ferreira, che regala un angolo imprevisto agli avversari, era francamente difficile da prevedere.

La felicità della Roma è pienamente giustificata, viste le circostanze. Ma la vittoria non è casuale. Perché De Rossi aveva provato in tutti i modi, proponendo una formazione molto offensiva, a forzare il destino del pareggio: 3-4-2-1 con Spinazzola sul centrosinistra in difesa e Azmoun ad affiancare Dybala sulla trequarti dietro ad Abraham.

Pellegrini ha fatto la mezzala pura in coppia con Cristante. E quando Pairetto già aveva indicato il recupero – 4 minuti poi diventati 6 a causa del gol: pochissimi, considerando anche la prima parte della sfida – ha inserito anche El Shaarawy al posto di Karsdorp con il ruolo di terzino puro. Un arrembaggio. De Rossi così ha già raggiunto i punti conquistati da Mourinho in sole 13 giornate (contro 20): 29, alla media di 2,23 a partita.

La Roma aveva già immaginato di segnare con Azmoun, scaltro a scippare un pallone a Perez ma poco convinto nel tiro parato da Okoye, e con Dybala, che aveva controllato male sul più bello un preciso passaggio filtrante di Angeliño. Anche l’Udinese per la verità aveva sognato il colpo, dopo 6 minuti dalla ripresa, quando Lucca in sospetto fuorigioco ha imposto a Svilar una parata difficilissima a terra. Cannavaro ha beneficiato anche di tre calci d’angolo. Ma nel complesso gli obiettivi erano chiarissimi: c’era la Roma che voleva vincere e l’Udinese che studiava il modo più rapido di arrivare alla conclusione senza danni.

Alla fine l’episodio premia la squadra più coraggiosa e convinta, oltre che più ricca di qualità. Ed è una grande soddisfazione per Cristante, friulano nato a pochi chilometri da Udine, che nell’analisi complessiva della partita ha prodotto l’assist per l’1-1 di Lukaku (ieri infortunato) e poi il gol decisivo. Man of the match, senza se e senza ma.

All’Udinese non è bastato dunque il tesoro regalato a Pereyra da Huijsen lo scorso 14 aprile, prima della sospensione determinata dal malore di N’Dicka. A proposito: ieri i giocatori della Roma hanno applaudito, ricambiati, i tifosi dell’Udinese che li avevano supportati con strepitosa civiltà nel momento più critico. Questo è sport, questa è classe.



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