Al di là della sfida, della Champions e di tutto quello che ne consegue, tra milioni di euro e prestigio, stasera c’è attesa per capire anche una cosa in più, se la difesa della Roma avrà registrato ancora meglio i suoi meccanismi. Daniele Baldini, il vice di Spalletti, ci lavora duramente da Pinzolo, ma il viavai di giocatori, gli innesti e le variazioni di modulo finora hanno rallentato la corsa. La sfida di stasera al Dragão sarà un test validissimo per valutarne la tenuta.
REGISTA DIFENSIVO – Anche perché in attesa di Bruno Peres e con Rüdiger, Mario Rui e Nura ancora ai box per infortunio, Spalletti ha comunque molte frecce al suo arco, può cambiare, sbizzarrirsi e provare, anche se stasera la linea sarà formata da Florenzi, Manolas, Vermaelen e Juan Jesus. Di certo da oggi in poi la difesa partirà da una base certa, l’utilizzo di Vermaelen come regista difensivo. Spalletti va a caccia di uno così fin dal primo giorno in cui è tornato a Trigoria, quando ha preso da parte Castan chiedendogli se era in grado di giocare. Perché lui dietro ha bisogno di uno dai piedi buoni, bravo nel palleggio e nell’impostazione, capace di lanciare la manovra dal basso e di lavorare bene suo disimpegni. Vermaelen, appunto, che rischia di diventare anche più importante di Manolas. O almeno allo stesso livello.
CLIENTI SCOMODI – Del resto, poi, se c’è una cosa in cui il Porto primeggia è proprio nel potenziale offensivo. Davanti Jesus Corona e André Silva sono gli uomini più pericolosi, quelli su cui Spalletti avrà studiato accorgimenti e contromisure. E per questo ci sarà bisogno anche delle assistenze difensive di De Rossi e delle coperture (soprattutto sulle linee di passaggio avversarie) di Strootman. Ecco perché la Roma terrà dentro anche un centrocampo di lottatori, perché la difesa andrà aiutata e a tratti anche salvaguardata. Poi magari più avanti si cambierà, di certo è destinato a lasciare il reparto Alessandro Florenzi, che verrà finalmente restituito a quelle porzioni di campo dove sa fare meglio. A sinistra, invece, per Juan Jesus ci sarà proprio il messicano Jesus Corona, non proprio il migliore dei clienti. Ma va bene così, il test permetterà di capire se a sinistra il brasiliano è ancora quello spesso insufficiente di Milano o avrà già fatto dei progressi. E allora che ben venga la Champions, la difesa della Roma è pronta ad un test di lusso.
(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese)
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