AS ROMA NEWS DE ROSSI – Nel coro che i tifosi della Roma hanno dedicato e cantano ormai da un po’ di tempo a Mile Svilar c’è tutto il bello e il brutto del momento che stanno attraversando i due portieri giallorossi. «Yo no soy Rui Patricio, yo soy Svilar», cantato sulle note de «La Bamba», rappresenta una nuova consapevolezza da parte dei sostenitori romanisti, cioè che le cose tra i pali giallorossi sono cambiate, in meglio, scrive il Corriere della Sera.
La partita di domenica scorsa contro il Sassuolo, particolarmente importante anche perché veniva prima della sosta per le nazionali, da questo punto di vista ha dato l’ennesima dimostrazione di come il portiere serbo di origine belga – è in corso una querelle tra le due federazioni per capire in quale nazionale potrà giocare – non solo sia ormai titolare indiscusso della porta romanista, ma con i suoi interventi stia portando punti pesanti in classifica.
La reazione istintiva sul tentativo di autogol di Diego Llorente – un tacco «alla Garella» con deviazione sul palo – sono la sintesi di riflessi, fortuna e bravura, elementi essenziali per fare di un portiere un grande numero 1. Quello contro la formazione emiliana è il sesto clean sheet (in 17 partite) per Svilar – quattro in Europa League e due in campionato -, gli stessi ottenuti in stagione da Rui Patricio, che però ha giocato 24 gare da titolare.
Che rappresenti il presente, insomma, non ci sono dubbi, ma per molti la Roma ha trovato pure il portiere del futuro. Tra questi c’è sicuramente il brasiliano Julio Sergio. «Lo sta dimostrando in campo – le sue parole –, sta giocando bene, è affidabile e sta portando dei punti alla squadra. In alcune occasioni, come con il Sassuolo, è stato fortunato ma anche bravo, ha fatto parate con tanta tecnica, forza e velocità. È un portiere che in ogni partita dimostra di essere pronto a fare ancora di più per la squadra, le valutazioni sono fatte dall’allenatore ma i compagni si fidano di lui. De Rossi ha fatto la sua scelta e ha avuto ragione».
C’è anche il suo contributo, e di Gianluca Mancini che ieri è stato convocato in Nazionale da Spalletti dopo la vicenda che ha costretto il c.t. a lasciare a casa l’interista Acerbi, nella rincorsa Champions dei giallorossi. Senza contare l’Inter, che fa una corsa a parte, da quando c’è De Rossi (quindi in 9 partite) la Roma ha recuperato 55 punti rispetto alle concorrenti per un posto tra le prime quattro: il Bologna ha fatto gli stessi 22 punti della Roma, che ha invece +2 sul Milan, +8 su Atalanta e Napoli, +12 su Juve e Lazio e +13 sulla Fiorentina per un totale di +55, che si ridurrà a +52 o +53 dopo il recupero tra Atalanta e Fiorentina.
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