NOTIZIE AS ROMA NZONZI – Prendete il centrocampo che ha a disposizione Eusebio Di Francesco. La distanza spazio-temporale che passa da Berlino 2006 a Mosca 2018, infatti, per l’allenatore può diventare poco più di un dettaglio. Fuori Daniele De Rossi (eroe del Mondiale di Germania di 12 anni fa) e dentro Steven Nzonzi (incoronato in Russia nel luglio scorso). Un privilegio per una Roma alla ricerca della terza vittoria di fila – contro il Viktoria Plzen –, quella che potrebbe significare l’uscita definitiva dalla crisi.
Contro i cechi il francese prenderà in mano il centrocampo, dando forse una interpretazione più dinamica anche rispetto allo stesso De Rossi, ieri sottoposto a una risonanza magnetica a Villa Stuart per i suoi cronici problemi al ginocchio. Niente di grave, ma vista l’età (35 anni) la sua gestione sarà fondamentale. Tornerà dopo la sosta A 29 anni Nzonzi cerca gloria anche in Italia dopo esserci riuscito in Spagna nel Siviglia.
Monchi lo conosce bene, e sa che può unire alla fisicità imponente anche tecnica e corsa. Un dato su tutti: è il calciatore della Roma che in media finora ha percorso più chilometri (10,965). Non si tratta di scatti in profondità, ma di un podismo ragionato, fatto anche di pressioni «alte», proprio come quelle che chiede Di Francesco per modulare al meglio sia il 4-3-3 sia la variabile rappresentata dal 4-2-3-1.
“L’impiego di Nzonzi può essere fondamentale per l’equilibrio generale che sto cercando – dice l’allenatore –. Steven è in grande crescita. All’inizio ha stentato perché, dopo aver vinto il Mondiale, era arrivato da noi senza essersi mai allenato. D’altronde, l’errore più grande che a volte fanno i calciatori – e che si fa in generale – è che si pensa come sia solo la partita a darti la possibilità di fare buone prestazioni”. Stasera la stagione di Nzonzi potrebbe essere a un punto di svolta.
(Gazzetta dello Sport)
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