ULTIME NOTIZIE AS ROMA PAU LOPEZ UNDER – Ancora un giorno in più, ancora nessun segnale. Rui Patricio e Xhaka sanno di avere già in tasca un accordo con la Roma, il problema è che la Roma non riesce a trovare l’incastro giusto con i loro club, Wolverhampton e Arsenal. E senza di quello, non si va avanti. Anche se per andare avanti Tiago Pinto avrebbe bisogno di altro. E, cioè, di vendere qualcuno dei tanti esuberi che oggi ha la Roma, scrive La Gazzetta dello Sport.
Dan e Ryan Friedkin da questo punto di vista si aspettano un cambio di rotta. A gennaio – per sua stessa ammissione – Pinto non è riuscito a cedere nessuno, in questo inizio di mercato più o meno è lo stesso. Certo, il mercato attuale non è facile (anzi), ma la proprietà giallorossa si aspetta di alleggerire presto il monte ingaggi ed appesantire le casse giallorosse con soldi freschi. Da reinvestire poi nelle operazioni in entrata.
La situazione resta quella di questi giorni, con Pinto che deve alzare le offerte attuali se vuole arrivare a chiudere le due trattative. Il Wolverhampton è disponibile a cedere Rui Patricio (avendo anche già individuato il suo sostituto in Jose Sà, attualmente in forza all’Olympiacos), ma il prezzo stabilito sono 12 milioni di euro. Sostanzialmente il doppio della valutazione che la Roma dà al portiere. Si tratta di salire di almeno uno o due milioni nella base fissa e altrettanti in quella variabile (leggi bonus) per arrivare a un’offerta complessiva di 9-10 milioni.
Discorso simile, se non peggiore, per Xhaka, la cui valutazione di 22 milioni di euro dell’Arsenal rischia inevitabilmente di salire. È vero che il capitano della Svizzera venerdì sarà squalificato nei quarti di finale dell’Europeo, ma è anche vero che è sempre il capitano (e protagonista) della grande sorpresa del torneo. Che se dovesse arrivare in semifinale, vedrebbe inevitabilmente lievitare le sue quotazioni (con la Roma ferma ai 16 milioni offerti una decina di giorni fa).
Il problema di Pinto è che i Friedkin gli hanno dato mandato a vendere, prima di poter comprare. Ma il g.m. sta trovando difficoltà a piazzare i tanti esuberi e punta sulla sponda dei procuratori, in un mercato difficile per tutti. Tra oggi e domani qualcosa potrebbe sbloccarsi con il Marsiglia, interessato a Pau Lopez e Under.
Per entrambi, però, si parla di prestito con diritto di riscatto (per totali 27 milioni), che potrebbe diventare obbligo in base alle presenze. Poi, ovviamente, la speranze è che l’ottimo Europeo di Olsen porti un’offerta per il portiere svedese (che piace in Premier) di 5-6 milioni. Detto di Pastore e Nzonzi a cui potrebbe essere data la lista gratuita pur di liberarsi dei pesanti ingaggi, si punta invece ad incassare una ventina di milioni dalle cessioni di Kluivert e Florenzi. E poi c’è da piazzare anche i vari Fazio, Santon, Coric, Bianda e Diawara. Insomma, un lavoro non facile.
Intanto, a due giorni dallo sbarco di Mourinho a Roma, ecco lo staff del portoghese: ai quattro del Tottenham (il vice allenatore José Sacramento, il preparatore dei portieri Nuno Santos, il responsabile dell’area riatletizzazione Carlos Lalin e il data analyst e responsabile tecnologia Giovanni Cerra), si sono aggiunti Stefano Rapetti (responsabile preparazione atletica) e Michele Salzarulo (responsabile match analyst). Entrambi hanno lavorato con Mou nell’Inter del Triplete. E lo stesso Mou ieri ha ammesso: «Senza il Portogallo all’Europeo, sono legato all’Italia, dove come allenatore della Roma ho dei giocatori. Auguro il meglio a Spinazzola che sta giocando molto bene e a Cristante che arriva dalla panchina. Una finale Italia-Inghilterra sarebbe perfetta».
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