Domenico Berardi

Sarà una Roma profondamente incompleta, quella che si radunerà domani a Trigoria e che venerdì partirà per il ritiro di Pinzolo. Eusebio Di Francesco, infatti, non potrà contare sui nazionali – Manolas, Fazio, Moreno, De Rossi, Nainggolan, Strootman, Pellegrini, El Shaarawy, Dzeko e Iturbe-, sui convalescenti Florenzi, Emerson Palmieri e Karsdorp (partiranno per il ritiro ma svolgeranno lavoro personalizzato) e nelle prossime ore rischia di perdere anche Mario Rui, sempre più vicino al Napoli (ballano meno di 2 milioni tra la richiesta e l’offerta). In pratica l’ex tecnico del Sassuolo partirà con una mista di giovani di belle speranze, come Tumminello, Sadiq, Nura e Seck che non faranno parte della rosa nella prossima stagione, ed esuberi come Castan, Zukanovic, Gyomber, Vainqueur e Gerson. Pochi i potenziali titolari: i brasiliani Alisson, Juan Jesus, Bruno Peres, più Gonalons e Perotti. Impossibile dunque provare ad immaginare la Roma futura, in attesa dei rinforzi. Il primo sarà Daniele De Rossi, che ieri è passato a Trigoria per sbrigare delle questioni personali e a meno di sorprese si unirà al resto del gruppo per la tournée americana, insieme agli altri nazionali. Tra di loro dovrebbe esserci anche KostasManolas. Il condizionale è obbligatorio perché il difensore greco, dopo il gran rifiuto nei confronti dello Zenit, è ancora monitorato da alcuni top club europei e finché non avrà trovato un accordo per il rinnovo del contratto (scadenza 2019) resta un potenziale partente. Ieri i media francesi parlavano di un interesse da parte del Psg, che non riesce a chiudere col portoghese Pepe svincolato dal Real Madrid, ma a Trigoria finora non è arrivata nemmeno una telefonata.

In dirittura d’arrivo, invece, la cessione di Toni Ruediger al Chelsea per 39 milioni di euro complessivi tra parte fissa (35) e bonus (4). Soldi che portano il totale degli incassi a quasi 120 milioni di euro, una parte dei quali saranno reinvestiti per colmare le caselle vuote nella rosa a disposizione di Di Francesco. All’appello mancano il sostituto di Salah, un vice Dzeko e un terzino sinistro al posto di Mario Rui, la cui cessione porterà in cassa un’altra decina di milioni, e un secondo portiere in caso di partenza di Skorupski. Per l’attacco il nome di Defrel è sempre caldo: la Roma avrebbe alzato a 15 milioni più bonus l’offerta, ma il Sassuolo continua a chiedere più di 20 milioni. Troppi, per un calciatore che piace molto (su di lui anche il Leicester) ma che non sarebbe considerato un titolare. Diverso il discorso per DomenicoBerardi, per il quale Di Francesco ha più volte speso parole di elogio, ma che la società di Squinzi valuta circa 40 milioni. Cifra che la Roma non ha intenzione di spendere. Complicata anche la pista che porta a Lucas del Psg, Rudi Garcia non vuole lasciare andare via Thauvin da Marsiglia, mentre per la difesa c’è da registrare l’inserimento dello Zenit per Foyth, che però preferisce la Roma.

(Corriere della Sera – G. Piacentini)



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